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Archive for the ‘Psicologia’ Category

La Scuola.

12 settembre 2012 Lascia un commento

Per augurare un buon inizio di anno scolastico

condivido questo articolo di un giovane professore e scrittore

che sottoscrivo pienamente.

 

                                                                                       LA SCUOLA

Tre donne una domanda:Hannah Arendt-Simone Weil-Edith Stein.

4 luglio 2012 Lascia un commento

Donne e filosofia,un’accoppiata difficile,forse impossibile.Eppure nel Novecento tre grandi figure  hanno lasciato traccia profonda nella cultura del secolo .Vengono ora rievocate in un vivace saggio della psicanalista lacaniana Giuliana Kantzà.

Tre donne tre passioni:per la giustizia,per la mistica,per la ragione. Tre donne unite dall’ebraismo e pertanto colpite dalla persecuzione nazista. Un’opera assai limpida e gradevole che mescola insieme  le drammatiche vicende delle tre israelite con le loro riflessioni filosofiche.

Simone Weil(1909-1943),comunista e bolscevica,lasciò l’insegnamento della filosofia per lavorare alla Renault.Fù brevemente in Spagna per combattere il regime di Franco.Fuggì negli USA e poi in Inghilterra per sostenere la resistenza di De Gaulle.Frattanto andava maturando il suo rifiuto del comunismo.Ammirava Gesù ma odiava la chiesa,così come odiava gli ebrei “popolo maledetto”.

Edith Stein (1891-1942),testimone e martire di due fedi:quella ebraica e quella cristiana. Vide tra le due religioni una continuità piena e lo mostrò assumendo come giorno del battesimo il 1 gennaio1922,festa insieme ebraica e cristiana. Docente universitaria al seguito di Husserl,la lettura della “Autobiografia” di santa Teresa D’Avila la condusse al cristianesimo e alla clausura del carmelo. Studiosa di san Tommaso D’Aquino ne valorizzò la filosofia,ma mostrò che solo la mistica era definitiva secondo l’insegnamento della “noche obscura de alma”di San Giovanni della Croce.Per sottrarla alle persecuzioni naziste fù mandata da Colonia in Olanda dove venne arrestata e trasferita ad Auschwitz e subito uccisa insieme ad una sua sorella.

Hannah Arendt studiò a Marburgo dove conobbe Martin Heidegger.Si salvò dal nazismo prima in Francia,poi negli Usa.Alcune sue opere hanno segnato la cultura del secolo:anzitutto il “totalitarismo”,acutissima indagine che definisce quella tragica novità del Novecento,che accomunava  comunismo e nazismo.

Un’alterità costitutiva, essere una donna, un’alterità di appartenenza, essere ebree, è la traccia unificante di queste tre donne straordinarie che hanno segnato il percorso speculativo del secolo scorso. Un incrocio di tempi le pone di fronte al nazismo e all’orrore del male: su questo sfondo drammatico si innesta il loro discorso: per Hannah Arendt è la decostruzione di una filosofia separata dalla vita, dal legame sociale; per Simone Weil è l’inquieta e lirica ricerca di una trascendenza; per Edith Stein è la luminosa testimonianza della continuità originaria fra giudaismo e cattolicesimo. La loro opera è inscindibile dalla loro vita: il loro discorso si snoda nel simbolico del linguaggio, ma vibra della loro specificità femminile. È proprio al loro tratto di essere «altra» che Giuliana Kantzà fa riferimento; seguendo l’insegnamento di Jacques Lacan, individua la loro peculiarità di appartenenza sessuale: una donna è «non tutta» nel discorso, è, per struttura, contigua al godimento, aperta alle «vie del desiderio», pronta all’amore.
Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein sono le voci alte di questa alterità femminile che conserva e trasmette l’irriducibile del desiderio: nella prima con la «natalità», «Puer nobis natus est», nella seconda con l’appassionata ricerca del bello, nella terza nella via della mistica. Voci che nella solitudine e nel silenzio dell’urlo contemporaneo fanno cenno alla donna, baluardo di un desiderio estraneo all’«avere», e ci consegnano la domanda: «Che cosa vuole una donna?». Domanda che si oppone all’invadenza del conformismo, alla massificazione, che resiste all’invadenza dello scientismo «che è l’ideologia della soppressione del soggetto». Domanda che tocca il nodo Legge-desiderio-godimento, domanda che apre all’amore.

G.Kantzà,TRE DONNE UNA DOMANDA.Hannah Arendt,Simone Weil,Edith Stein,Ed.Ares,Milano,2012,pp.328.

Prete e gay/2. La relazione ambigua

14 Maggio 2011 71 commenti

Chi meno omofobo della Chiesa cattolica? E’ quello che verrebbe paradossalmente da dire, vista l’incidenza dell’omosessualità tra il clero, di molto superiore a quella diffusa tra la popolazione non clericale. Eppure in questi giorni la curia palermitana (storicamente zeppa, per conto suo, di preti e vescovi omosessuali) ha sbattuto la porta in faccia alla locale comunità dei gay credenti. Questi ultimi chiedevano soltanto di poter formulare entro le mura d’una chiesa diocesana una prece di suffragio per le vittime dell’omofobia. Anche se, in punta di codice canonico, il diritto di una preghierina non lo si nega neppure ai divorziati risposati, e non sta scritto da nessuna parte che la Chiesa è contraria ad ogni forma di violenza tranne quella a danno dei gay, l’eminentissimo Paolo Romeo e il suo ausiliare mons. Carmelo Cuttitta si fanno scudo della dubitativa giurisprudenza minoritaria di un documento magisteriale di nicchia, per opporre un diniego.
Successivamente l’Arcivescovo ha concesso udienza ai cattolici del gruppo “Ali d’aquila”, che così hanno potuto pregare nel sagrato della chiesa, che il parroco aveva provveduto a illuminare internamente. Leggi tutto…

Femminismo islamico. Corano, diritti, riforme

5 settembre 2010 Lascia un commento


la Repubblica
Femminismo islamico
C’ è una jihad tutta nuova che da qualche anno si aggira per il mondo: va dal Marocco all’ Iran, passando per gli Stati Uniti, la Malesia, la Turchia e l’ Egitto. Le sue armi non sono kalashnikov ma libri e conoscenza. I suoi portabandiera, non kamikaze ma studiose testarde e determinate. Leggi tutto…

Le notti brave dei preti gay

24 luglio 2010 Lascia un commento


Un cronista di “Panorama”, Carmelo Abbate, ha vissuto tra gli omosessuali di Roma.E per quasi un mese ha documentato vizi e perversioni di insospettabili sacerdoti dalla doppia vita.
“Panorama” 29 Luglio 2010 Anno XLVIII n.31,pp.54-60.

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Divagazioni in tema di cattopedofilia. L’avvio del dibattito ufficiale

In un recente articolo già riprodotto tra i post di Terra di Nessuno Sandro Magister vede delinearsi «tre risposte» nell’avvio del dibattito ufficiale  interno alla Chiesa cattolica sul tema della pedofilia tra il clero. Queste tre linee sarebbero: quella aperta dalla rivista Civiltà Cattolica; quella che corre sul filo della polemica, tutta interna al collegio cardinalizio, tra l’Arcivescovo di Vienna Schönborn e il Segretario di Stato emerito, Sodano, ed infine la posizione personale del Papa.
Ammesso che davvero esista un primo tentativo di articolare una reazione, queste tre linee, più che risposte, dovrebbero dirsi divagazioni. In ciascuno di questi tre percorsi rimangono zone d’ombra e di ambiguità legati alla natura difensiva dei rispettivi intenti inespressi. Mi sforzerò qui di seguito a chiarire il perché.

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La compulsione nella sessualità. Aspetti clinici ed educativi

21 giugno 2010 Lascia un commento

Presentazione del volume:
Attraverso una rassegna storico-clinica delle compulsioni sessuali, dall’antichità ai giorni nostri, il volume ne delinea le principali caratteristiche e traccia l’evoluzione del comportamento compulsivo nei soggetti che ne soffrono, evidenziando come ipersessualità, autoerotismo compulsivo e perversioni sessuali siano manifestazioni di quella che si può definire dipendenza sessuale. Leggi tutto…

Le aquile sono nate per volare

4 giugno 2010 7 commenti

MICHELE VILARDO ( a cura di).

Cos’ha in comune Leonardo da Vinci con Steven Spielberg,oppure Agata Christie con John Lennon? La loro dislessia. Anzi, la tenacia con la quale sono riusciti a sprigionare tutte le potenzialità creative della loro dislessia. Anche le più recenti ricerche offrono una lettura inedita di tale disturbo,secondo le quali,con un approccio adeguato,la dislessia può divenire straordinaria condizione per lo sviluppo del genio creativo. Leggi tutto…

Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia

8 marzo 2010 27 commenti

Michele Vilardo (a cura di)

Quarta di copertina:
«Il luogo comune è solido: per il cattolicesimo il piacere è colpa, il sesso è peccato. Da praticare con parsimonia e disagio esclusivamente nel matrimonio, e principalmente per procreare. Alcuni enunciati si ripetono nel corso del tempo nella predicazione cattolica fino a rendere possibile una sintesi così brutale. Ma sensibilità più libere, analisi circostanziate dei testi e delle politiche possono di volta in volta articolare, smentire, fino a sgretolare il potenziale conoscitivo di un assunto così generico.» Leggi tutto…

Cattopedofilia. Una struttura di peccato

Giorgio De Chirico, Prete che medita sull'ordine del creato

Lo scandalo della pedofilia e delle violenze fisiche e psicologiche su bambini affidati a vario titolo ad istituzioni educative cattoliche si allarga e dagli Stati Uniti dilaga in Irlanda, Olanda, Germania, giungendo a lambire persone vicine allo stesso Pontefice.

Il presidente della conferenza episcopale tedesca si è in questi giorni premurato di esternare tutta la sua «vergogna» e «costernazione», ma premurandosi anche di osservare che i singoli comportamenti non coinvolgono la Chiesa nel suo complesso e che la norma del celibato ecclesiastico non può ascriversi come spiegazione del fenomeno. Leggi tutto…

I miti del nostro tempo

13 febbraio 2010 1 commento

un libro di Umberto Galimberti

A cura di Michele Vilardo.

“CHI NON HA IL CORAGGIO DI APRIRSI ALLA CRISI,RINUNCIANDO ALLE IDEE-MITO CHE FINORA HANNO DIRETTO LA SUA VITA, SI ESPONE A QUELLA INQUIETUDINE PROPRIA DI CHI PIÙ NON CAPISCE, PIÙ NON SI ORIENTA.”
Giovinezza e intelligenza, felicità e amore materno. E poi moda e tecnica, sicurezza e potere, e ancora mercato, crescita economica, nuove tecnologie… Sono i miti del nostro tempo, le idee che più di altre ci pervadono e ci plasmano come individui e come società. Leggi tutto…

Il ritratto di Dorian Gray

20 Maggio 2009 88 commenti

Tutta la verità su Silvio

silvio berlusconiDorian Gray

Il Cavaliere si rifiuta di rispondere alle domande di Repubblica, l’ultima delle quali concerne il suo stato di salute. Ma quale sarebbe l’aspetto del Presidente del Consiglio senza trapianti, coloriture, restauri e tagliandi? Leggi tutto…

Parole cristiane sulla città

13 ottobre 2008 2 commenti

La Cattedrale di Palermo. Foto G. Tre Re

A Sua Eccellenza Reverendissima Sig. Paolo Romeo,
Arcivescovo di Palermo

Anzitutto le porgo i ringraziamenti, a nome dei senzatetto rifugiati presso la sua Cattedra, con i quali ho parlato alcuni giorni or sono, per aver imposto al recalcitrante parroco Mons. Gino Lo Galbo, (che già due anni fa, in una situazione analoga, aveva dalla chiesa madre sfrattato gli sfrattati) di mettere loro a disposizione quel poco di conforto che la struttura può offrire: gabinetti, acqua corrente, un tetto sulla testa per la notte, visibilità del loro problema davanti a tutta la città. La ringrazio anche perché mi risulta che lei si è opposto all’intervento dei Vigili del Fuoco e del personale del Comune e della Prefettura per lo sgombero forzato delle persone che hanno esercitato una sorta di loro antico diritto di asilo nella sua Cattedrale.
Le scrivo perché il caso o, piuttosto, la somma di enormi colpevoli negligenze, ha voluto che in questi giorni nella nostra città di Palermo venissero al pettine alcuni formidabili nodi. Leggi tutto…

Il boss agnostico. Dio, Patria e Famiglia in Matteo Messina Denaro

5 ottobre 2008 3 commenti
Il capomafia latitante Matteo Messina Denaro in una rielaborazione di Giampiero Tre Re

Il capomafia latitante Matteo Messina Denaro in una rielaborazione di Giampiero Tre Re

Pubblichiamo qui di seguito due stralci tratti dalle lettere, venute in possesso degli inquirenti, del boss della mafia trapanese, il latitante Matteo Messina Denaro, indirizzate, sotto lo pseudonimo di “Alessio”, a “Svetonio”, nome in codice di un personaggio non identificato.
Di queste lettere colpisce soprattutto l’immagine della religiosità del boss. Il vocabolario religioso è piuttosto convenzionale e moralistico. Troviamo l’appello alla coscienza e alla responsabilità personale insieme a valori più presenti nello stereotipo del mafioso: l’onore, l’amicizia, la responsabilità, la rispettabilità. Emerge anche un ambiente relazionale, familiare e sociale, in cui è ancora assai importante l’ideologia religiosa. La mamma, la figlioletta, il prete, i legami affettivi con l’amico sono letti spesso in una cornice di sacralità naturale. La religiosità è chiaramente per lui ancora un valore e l’importanza del suo ruolo sociale appare ancora ovvia: essa detta un contegno ed è tuttora in grado di regolare le relazioni interpersonali, almeno formalmente e limitatamente a certe circostanze.
Ma questa religiosità tradizionale, legata come un tutt’uno agli affetti familiari e infantili, è soggetta a sviluppi sotto l’influsso di profonde riflessioni sull’esperienza morale personale ed altrui. Leggi tutto…

Prete e gay. L’identità difficile

3 settembre 2008 479 commenti

Come spiegarsi lo stridente contrasto tra la strenua opposizione della chiesa all’omosessualità, sul piano dottrinale, e la tolleranza da sempre manifestata nei riguardi dell’omosessualità diffusa e praticata tra il clero? E’ opportuno lasciare che persone omosessuali si avviino al sacerdozio?

Solitamente accade, in questo blog, che scriva qualcosa cui seguono i commenti di alcuni lettori che guardano con interesse ai temi prediletti in Terra di Nessuno. Stavolta avviene il contrario. In più parti, sotto vari articoli e saggi che compaiono nel blog, diversi hanno scritto su Chiesa, clero, fede e omosessualità e mi pare opportuno cogliere queste sollecitazioni. Leggi tutto…

Sciocchezzaio didattico

14 giugno 2008 1 commento

 

 

 

Mentre l’anno scolastico se ne va, gli allievi della 4 I Turistica mi passano un foglietto contenente le castronerie sfuggite agli alunni, ma più spesso agli insegnanti, durante le lezioni. Per me, che insegno loro psicologia della comunicazione, è un dono di un certo valore . La comunicazione a scuola, infatti, la sua qualità, i suoi stili, a pensarci bene, è la vera protagonista di queste spiritosaggini involontarie. Leggi tutto…

Voglie di preghiera

21 gennaio 2008 7 commenti

Cristo incorona Ruggero II Re di Sicilia, Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio (Martorana), Palermo Cristo incorona Ruggero II Re di Sicilia, Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio (Martorana), Palermo

 

 

Aut male, aut mala, aut mali.
E’ ciò che rispondeva Agostino di Ippona a chi gli domandasse perché certe preghiere non vengono esaudite: può darsi malo il modo, l’oggetto o il soggetto della preghiera.
La citazione mi viene in mente per questa voglia di soprannaturale che sembra ultimamente aver fatto irruzione nella politica italiana. Non che la cosa meriti esplicite condanne… La richiesta rivolta a Dio di interferire nel libero convincimento delle persone è qualcosa di così palesemente sbagliato, e addirittura blasfemo, che lo Spirito Santo ha voluto servirsi, appena poche settimane fa, di un monumento del laicismo come E. Scalfari per tentare di far desistere la senatrice teologa democratica Paola Binetti dall’abitudine di invocare continui interventi divini per rendere meno difformi dalla morale della Chiesa parecchi decreti e leggi dello Stato e infine lo stesso ordinamento giuridico del nostro Paese.
Non sarà tuttavia Paola Binetti, né Ruggero II, rappresentato qui sopra, ma probabilmente Totò Cuffaro a passare alla storia come il personaggio politico che cercò con maggiore insistenza di arruolare l’Altissimo tra i suoi sostenitori. Leggi tutto…

La scuola che vorrei (come la vede un personalista)

29 ottobre 2007 7 commenti

E. De Amicis, Cuore, Prima ed. tedesca, 1894

«La scuola dà di volta?
Un no vale una rivolta:
nemmeno più ci si volta
su chi vien bocciato a una svolta.
Promosso o bocciato
son nomi
(così come il fato)»
(Maurizio Ruffino)

 

E. De Amicis, Cuore, Prima ed. tedesca, 1894

 

Le recenti affermazioni sugli insegnanti fannulloni da parte del politico che attualmente siede sulla poltrona del ministro dell’istruzione hanno costituito un gustoso diversivo rispetto alle ripetitive polemiche che possono leggersi sui giornali ad ogni inizio d’anno scolastico: caro libri, marce indietro, esami sì, esami no ecc. La facezia proferita dal Ministro è come il siparietto natalizio del presepe, del bue che dice “cornuto” al povero asinello (ma, mutatis mutandis, e in maniera più appropriata al caso, anche dell’asino che dice “somaro” al bue, il quale, mischino, finisce mazziato, oltre che cornuto). Leggi tutto…

L’orco che c’è nella Chiesa degli angeli

23 luglio 2007 23 commenti

big_dipintiseicento-santantonio1137750337.jpgLa Chiesa di Los Angeles pagherà 660 milioni di dollari alle vittime di abusi sessuali a sfondo pedofilo perpetrati da ecclesiastici o personale comunque legato a enti ecclesiastici. In totale le cause per abusi sessuali sono finora costate alla Chiesa cattolica statunitense qualcosa come un miliardo e mezzo di dollari. Domenica 15 luglio l’arcivescovo di Los Angeles, Roger M. Mahony ha pronunciato un importante discorso in cui porge alle vittime le scuse a nome della propria diocesi ed annuncia le misure che intende prendere perché si possano prevenire fatti del genere in futuro. Per far fronte ai risarcimenti, la Chiesa di Los Angeles dovrà procedere, tra l’altro, alla vendita di “beni non essenziali”, e non sarà più in grado di garantire “ministeri e servizi […] allo stesso livello di prima”. Verrebbe da pensare che se la Chiesa non ha voluto essere povera per amore e giustizia, adesso dovrà esserlo per forza. Uno sguardo un po’ più approfondito, però, potrebbe giungere a vedere in questa vicenda, apparentemente relegata ad un contesto umano comunque ristretto, un particolare effetto di un’inadeguata valutazione scientifica del problema. Leggi tutto…

Sacre famiglie

11 giugno 2007 6 commenti

junglebook021.jpg

Esistono prove scientifiche di possibili danni alla personalità di un soggetto educato da due genitori dello stesso sesso? La questione ha assunto una certa valenza strategica all’interno della più generale battaglia per i diritti civili in Italia. E’ ormai chiaro, infatti, che il no ufficiale ai DiCo da parte della gerarchia cattolica è motivato dal fatto che essa vi vede il punto di non ritorno verso la vera e propria violazione del matrimonio istituzionale. Questa avverrà, in senso proprio, se, e solo se, l’unione di persone dello stesso sesso verrà posta all’origine di un legame giuridicamente riconosciuto come famiglia. Anche il pensiero laico attribuisce importanza all’argomento dei possibili condizionamenti che l’orientamento omosessuale delle figure parentali può comportare nell’esistenza di un soggetto. E’ chiaro che la richiesta di introdurre pure in Italia l’estensione alle coppie omosessuali della capacità di adottare solo perché altrove ciò è ammesso è un argomento troppo debole, ad onta del fatto che molti vi ricorrano. Che questo “Altrove”, poi, sia per definizione sempre e comunque un posto più civile del nostro Paese non aggiunge granché alla fragilità dell’argomento comparativo. Nella cultura dei diritti vige da sempre il principio che le rivendicazioni di libertà individuali possono trovare un limite oggettivo solo nelle libertà altrui. Perciò è necessario accertare, con ogni mezzo conoscitivo a nostra disposizione, che riconoscere alle coppie omosessuali il diritto all’adozione non rechi danno ai soggetti personalmente coinvolti dalle decisioni adottive di altri. Leggi tutto…

La scuola non sa cosa insegnare…

25 Maggio 2007 4 commenti

(…né come debba farlo, né chi)

cap341.gifRagazzo, devi molto perseverare,
avere buona pazienza,
per arrivare al punto
di partenza

(M. Ruffino)

 

 

La società italiana è caratterizzata da una scarsa mobilità sociale. Tra le altre cause si suole indicare la particolare struttura demografica del nostro Paese, con tassi di natalità tra i più bassi e l’invecchiamento della popolazione tra i più accelerati al mondo. Di solito si aggiunge che l’elevata età media della classe dirigente non sarebbe altro che lo specchio di questa particolare situazione sociale. A parere di chi scrive, l’analisi è così poco convincente e goffa da lasciar affiorare il tentativo di autodifesa dei gruppi sociali che detengono il controllo della trasmissione del sapere, dell’informazione e della distribuzione del benessere e sono al tempo stesso i soli adeguatamente rappresentati nelle istituzioni. Basterebbe ricordare che, a soli trentanove anni, Mussolini fu il più giovane primo ministro dell’Italia liberale, la sua ideologia ispirava una chiara politica di espansione demografica e tuttavia il ventennio fascista coincise con la più formidabile fase di blocco delle dinamiche sociali dall’Unità ad oggi. Evidentemente sono in molti a non essersi accorti che la fascinazione delle ingegnerie sociali di ogni tipo, comprese le loro presunte basi scientifiche skinneriane, hanno da tempo rivelato la loro faccia autoritaria.
Le dinamiche sociali non dipendono dai rigidi determinismi immaginati da questa rozza cucina sociologica esibita nei talk show, ma dal grado di uguaglianza reale diffusa nel corpo sociale. La causa principale dell’immobilismo della società italiana, specie nel nostro Meridione, è l’organizzazione del sistema scolastico che, così come è concepito, irrigidisce, appunto, la stratificazione sociale. Leggi tutto…

Vita della scuola alla scuola della vita

14 aprile 2007 4 commenti

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Don Milani fa lezione sotto un albero. Barbiana, 1964.

Il caso di M., il sedicenne studente torinese che si è tolto la vita a causa, come sembra, del mobbing da lui subito da parte compagni di scuola, riassume drammaticamente in una sola vicenda due questioni, apparentemente distanti tra loro, che in queste settimane animano il dibattito pubblico nel nostro Paese: da una parte l’evoluzione del conflitto che nasce dalla richiesta di accettabilità sociale dell’omosessualità e dall’altra la crisi del sistema scolastico. Leggi tutto…

Ecologia e psicologia. Profezie che si autoavverano: la sindrome di Cassandra

La profezia di Cassandra

La profezia di Cassandra

Il dibattito filosofico intorno ai temi dell’ecologia ha da tempo assodato che esistono cause culturali della crisi dell’ecosistema. La novità assoluta, rispetto ad altre crisi ecologiche del passato, non consiste semplicemente nelle dimensioni, pure mai raggiunte prima d’ora, di quella attuale. Ciò che appare nuovo, è principalmente quella che si potrebbe chiamare l'”intensità qualitativa” del problema attuale, il suo carattere globale. Leggi tutto…

Pena di morte e istinto morale della ragione

Wiligelmo, Lamech uccide Caino, Modena

Wiligelmo, Lamech uccide Caino, Modena

Si parla dei fatti di Erba e s’invoca vendetta: “Sono animali”, si dice. Invece no, sono persone. “Non meritano di stare tra esseri umani”, “vanno giustiziati”, “sono bestie” si dice per l’appunto, dimenticando di parlare per metafore, visto che, se davvero si trattasse di animali, neppure la punizione, anche la più mite, sarebbe giusta. Invece sono persone; non cessano mai di esserlo, gli uomini, neppure quando si rendono capaci di crimini disumani e pazzeschi. Leggi tutto…

Verità assoluta, verità asserite ovvero: Gesù e la parrucchiera

15 gennaio 2007 2 commenti

Duccio da Boninsegna, Gesù e la Samaritana

Duccio da Boninsegna, Gesù e la Samaritana

In un articolo sulle difficoltà del dialogo tra cattolici e laici, comparso di recente sul quotidiano la Repubblica, G. Zagrebelsky rileva un complesso di superiorità e una certa doppiezza da parte del magistero e degli intellettuali cattolici nel rapportasi con “i non credenti”. Zagrebelsky ascrive una parte importante della colpa di questa situazione alla distinzione, comune nella dottrina cattolica, tra verità in tesi (livello dei principi non negoziabili) e in ipotesi (livello dell’applicazione dei principi sul piano della prassi). Secondo Zagrebelsky, ciò che viene asserito sul piano delle tesi viene spesso smentito sul piano delle ipotesi o, viceversa, ciò che viene acquisito sul piano della prassi non trova conferme e non viene accolto o non viene formalizzato sul piano delle tesi.

Le basi ed i problemi di comunicazione del dialogo tra cattolici e laici, in realtà, non sono qualcosa di molto diverso da quelli del dialogo tra credenti. Leggi tutto…

La doppia sconfitta della democrazia

2 novembre 2006 1 commento

Stiamo perdendo la guerra contro la fame perché combattiamo (altre) guerre sbagliate?
Secondo l’annuale rapporto della FAO il numero delle persone sottonutrite è in aumento e non si riuscirà a cogliere l’obiettivo di dimezzare il fenomeno entro il 2015.
Nel frattempo la difficoltà di affermare sul piano internazionale il principio di legalità va di pari passo con la lentezza dei processi che dovrebbero riempire di uguaglianza sostanziale le dichiarazioni astratte e formali dei diritti umani. Leggi tutto…