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Buon anno della fede.

10 ottobre 2012 1 commento

DOMANI INIZIA L’ANNO DELLA FEDE

NELLA RICORRENZA DEL 50 ANNIVERSARIO

DELL’APERTURA DEL 21 CONCILIO ECUMENICO

VATICANO II

LA FEDE, FUOCO INTELLIGENTE…[1]

La vita di Francesco

VI anniversario morte Mons.Cataldo Naro.

9 ottobre 2012 1 commento

OMELIA 2012 09 29

Mons.CROCIATA x Naro[1]

Antipolitica o superamento della partitocrazia?

2 ottobre 2012 2 commenti

Si terrà lunedì 8 ottobre, alle ore 17.30, presso l’Auditorium dell’ex Fascianella a San Cataldo, un incontro di studio organizzato dal Centro Studi Cammarata per commemorare il sesto anniversario della scomparsa di mons. Cataldo Naro, che fu tra i suoi fondatori e suo direttore per ben 19 anni, prima di diventare arcivescovo di Monreale. Egli fu anche storico del movimento cattolico tra Otto e Novecento e perciò fu sempre sensibile e attento alle numerose metamorfosi che hanno interessato in epoca contemporanea i partiti in Sicilia e in Italia: le loro forme, la loro ispirazione, le loro aspirazioni, i dinamismi interni in forza di cui si sono via via strutturati, i motivi per cui sono entrati di volta in volta in crisi, sino a trasformarsi o a estinguersi. All’iniziativa collabora l’Associazione De Gasperi, attiva ormai da anni a Caltanissetta.

Tema del dibattito sarà l’attuale crisi dei partiti e della politica in Italia, prendendo le mosse dal volume di recente pubblicazione della filosofa francese d’origine ebraica Simone Weil: “Manifesto per la soppressione dei partiti” (Ed. Castelvecchi). È una breve conferenza, uscita postuma (nel 1950, mentre la Weil era morta già nel 1943), accompagnata dalle riflessioni che all’epoca pubblicarono a corredo due estimatori dell’autrice: i filosofi André Breton e Alain. Il titolo è salutarmente provocatorio, anche se dev’essere calibrato dentro la temperie culturale e politica degli anni a cavallo fra i Trenta e i Quaranta del XX sec., quando in Europa imperversavano i totalitarismi d’ogni marca e orientamento.

In realtà gli organizzatori del dibattito vogliono problematizzare l’affermazione formulata nel titolo del libro della Weil, consapevoli peraltro che occorre storicizzare quella sua proposta e riflessione, ormai datata al 1940, anno in cui la filosofa – nel frattempo avvicinatasi al cristianesimo e soprattutto alla figura di Cristo – si poneva in aspra polemica col comunismo stalinista, ormai rassegnandosi a fuoriuscire del tutto dal partito comunista francese di cui pure era stata militante. La Weil intendeva contestare le forme-partito che nell’Europa dell’epoca si lasciavano ipotecare, nel loro strutturarsi ed organizzarsi, da istanze e mire totalitaristiche. Giocavano un ruolo, in questa sua scelta, tanti elementi, non ultimi la sua consapevolezza intellettuale e filosofica, che la faceva anelare alla verità, e la sua sensibilità “cristica” e “cristologica” (se non ancora cristiana, per lei ch’era ebrea), che la faceva “parteggiare” per la giustizia. Verità e giustizia sono gli ideali nel cui nome la Weil polemizzava contro i partiti del suo tempo, scrivendo cose che tuttavia mantengono ancor oggi interesse e persino attualità. Storicizzando quanto basta e quanto necessita questo suo scritto, oggi si potrebbe riflettere sulla crisi dei partiti, sui guasti della partitocrazia, sul bisogno di rinnovare i partiti stessi, magari riprendendo alcune intuizioni della Weil: il “totalitarismo” (o tornacontismo delle poltrone) come “peccato originale” d’ogni tipo di partito; i partiti per la democrazia e la democrazia nei partiti; la necessità che il corpo elettorale esprima una scelta reale sulle persone e non solo sui partiti; la necessità che il corpo elettorale esprima il suo parere e la propria preferenza in ordine ai programmi da realizzare e non solo alle persone da eleggere; l’opportunità di limitare al massimo la faziosità partigiana per lasciare il passo alla cospirazione per il bene comune; il riferimento a valori “trascendenti” le mere dimensioni storiche e i meccanismi di potere che in esse imperano. Come si vede, sono tutte questioni delicate anche oggi e anche per noi.

I relatori saranno l’on. Savino Pezzotta (deputato nazionale, invitato nella sua qualità di presidente della Costituente di Centro, perciò come uomo politico che si sta interrogando sulla possibilità di rinnovare i partiti d’area moderata e centrista o di creare addirittura un qualche nuovo partito); il gesuita Gianni Notari (che fino all’anno scorso dirigeva a Palermo l’Istituto di formazione socio-politica “Pedro Arrupe” e che ora lavora a Catania, occupandosi anche di comitati civici e di realtà affini); il giornalista Paolo Liguori, direttore della testata Mediaset “Tgcom”, attento osservatore dello scenario politico attuale.

La speranza degli organizzatori è che, in questo tempo di diffidenza e di disgusto per la politica manovrata dai partiti, in molti – non solo militanti nei partiti vecchi e nuovi o candidati alle elezioni, ma anche persone animate da una sana passione per il bene comune – accettino l’invito a ragionare insieme più che a protestare rabbiosamente, a confrontarsi con serenità e intelligenza sulla possibilità di impegnarsi in vista di un reale rinnovamento e a distinguere una buona volta tra la sterile antipolitica e l’urgente superamento della partitocrazia.

Massimo Naro

La Scuola.

12 settembre 2012 Lascia un commento

Per augurare un buon inizio di anno scolastico

condivido questo articolo di un giovane professore e scrittore

che sottoscrivo pienamente.

 

                                                                                       LA SCUOLA

In ricordo del cardinale Carlo Maria Martini.

5 settembre 2012 2 commenti

LE ULTIME ORE DEL CARDINALE MARTINI

Sorprendersi dell’Uomo. Domande radicali ed ermeneutica cristiana della letteratura.

28 agosto 2012 Lascia un commento

A cura di Michele Vilardo.

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Don Massimo Naro,giovane teologo della chiesa nissena,direttore del Centro Studi “A.Cammarata” di San Cataldo e docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo,si propone con un nuovo ed interessante lavoro dal titolo:”Sorprendersi dell’Uomo. Domande radicali ed ermeneutica cristiana della letteratura”,edito dalla Cittadella editrice. I saggi raccolti in questo nuovo volume si propongono di attenzionare,in chiave teologica e ateologica,le domande radicali della letteratura contemporanea in relazione al senso dell’esistenza umana. Il libro raduna saggi dedicati a poeti e narratori che hanno cercato delle risposte alle cosi dette domande radicali. Nella presentazione al testo il Prof.Giulio Ferroni, docente alla Sapienza di Roma,dice che la “radicalità di queste domande è data proprio dal loro essere semplici,dal loro chiamare in causa l’esperienza di tutti quelli che vivono”.Interrogativi semplici, ma al contempo ultimativi, che vertono su questioni forti quali il perché “del vivere e del morire,sulla sete umana di verità e di giustizia,sulla meschine debolezze del potere,sul confronto tra Dio e il dolore innocente,sulla destinazione ultima e vera dell’uomo”.La tesi di fondo sostenuta dall’Autore è la seguente:”la letteratura,sia quella che parteggia per Dio sia quella che grida contro Dio,la letteratura esplicitamente religiosa ma anche quella ateologica,mostra di non poter rimanere senza Dio. Diventa, insomma, un discorso in cui Dio non è nominato esplicitamente e però rimane altrimenti invocato. Così la letteratura e le sue parole rinviano ad un orizzonte-altro, a cui l’uomo non può smettere di anelare”.Per dimostrare ciò,Naro interpella autori noti e meno noti della letteratura dell’otto-novecento che possono essere iscritti,a vario titolo,in ciò che l’autore definisce letteratura “meridiana”:ossia ciò che altrove è stato fatto da filosofi,soprattutto in Sicilia,è stato fatto da letterati.La lettura che Divo Barsotti fa di Leopardi  e quest’ultimo come testimone  della crisi spirituale moderna. La natura poetica della verità,ossia le questioni radicali nella scrittura letteraria dell’inglese John Henry Newman, probabilmente la vetta assoluta del pensiero cattolico post rivoluzione francese. Nato anglicano e convertitosi al cattolicesimo sino a diventare cardinale,Newman è un singolare miscuglio di teologia e letteratura. Per l’autore inglese,Don Massimo parla di autentica “poesia del pensiero” capace di esprimere nelle sue opere “un orizzonte misterioso sorprendentemente presagito oltre che acutamente interpretato,suggestivamente immaginato,ma anche lucidamente interpretato”.A fare da apri pista per gli autori siciliani è Pirandello con le sue  lanterninosofie,facendo reagire le dichiarazioni di fede dello scrittore isolano (“sento e penso Dio in tutto ciò che penso e sento”)con il suo pensiero scettico o di conclamato agnosticismo,lambendo in certi casi l’azzeramento di ogni fede. Prosegue con la  scrittrice, mistica palermitana, Angelina Lanza Damiani,prendendo in considerazione “la terza interpretazione della vita”.Le tematiche della tanatofilia e della tanatofobia,per dirla con Bufalino, attraversano il pensiero poetico siciliano e l’opera dello scrittore ateologo  Sebastiano Addamo e la verità insultante di Pippo Fava,ucciso da Cosa Nostra. L’Italia umile di Carlo Levi  e la poetica profetica di Mario Pomilio. Le domande radicali non si limitano alla sfera esistenziale e religiosa ma sfidano la stessa modernità facendo i conti con il “disinganno cosmico e religioso”,scrive Naro,che l’epoca moderna impone con prepotenza. Due interessanti capitoli conclusivi sono dedicati alla Bibbia come codice della cultura occidentale  e alla Bibbia musiva presente nei mosaici del duomo di Monreale riletta dal poeta Davide Maria Turoldo e dal teologo Romano Guardini.Scrive Naro “Per Turoldo il duomo di Monreale è un «Eden dell’Arte» e i suoi mosaici sono un «mirabile tesoro» che il popolo di Sicilia ha la responsabilità di «custodire» in forza di una vocazione consegnatagli attraverso una storia ormai plurisecolare e nonostante le ombre negative che smorzano lo splendore di questa stessa lunga e grandiosa storia. Si tratta certamente di una vocazione culturale. Ma non solo: il popolo di cui parla il poeta ha, in questi versi, un profilo ecclesiale e perciò la sua vocazione ha anche una ineliminabile qualità cristiana, dipendente proprio dal suo rapporto con il duomo e, nel duomo, con la Parola di Dio che riecheggia figurativamente nei mosaici. La «grazia» e la «virtù» di questo popolo, la sua nobiltà regale più forte di ogni pur suo infamante «crimine», consistono nel suo stare dentro la reggia – che è appunto la basilica costruita nel XII secolo da re Guglielmo II – e nel leggere, dentro la reggia, dentro la basilica, «le storie di Dio» che vi sono raffigurate su uno sfondo immenso di «pietruzze d’oro».

Guardini,scrive Naro, giunse a Monreale nel pomeriggio del giovedì santo del 1929, mentre vi si stava svolgendo la celebrazione liturgica in coena Domini, e vi ritornò il sabato santo, per la messa pasquale. E perciò ebbe la provvidenziale opportunità di vederne lo splendore artistico non nella sua immobilità e intangibilità museale – come di solito accade al turista che vi si reca semplicemente come tale – bensì rivitalizzato dall’azione liturgica alla quale, sin dalla sua costruzione, era stato destinato. Guardini, dunque, non si limitò a visitare il duomo di Monreale. Più radicalmente: lo visse, ne fece esperienza. Percependolo non come cornice materiale ma come parte integrante di un mistero vivente, in cui – per il suo carattere metastorico – ugualmente sono coinvolti gli uomini di oggi insieme a quelli che li hanno preceduti ieri e che hanno loro tramandato il testimone della fede. I profeti biblici e i santi raffigurati negli immensi mosaici monrealesi sembrarono animarsi agli occhi di Guardini, risvegliati dal fruscio dei paramenti sacri e dai canti dell’assemblea, coinvolti nei ritmi della celebrazione, aggregati alla preghiera del vescovo e dei suoi assistenti. Ma, soprattutto, interpellati dallo sguardo dei fedeli, sguardo di contemplazione attraverso cui il mistero si lasciava raggiungere e si rendeva di nuovo presente. Ciò che colpì maggiormente Guardini, secondo la sua stessa testimonianza, fu appunto lo sguardo orante della gente riunita dentro il duomo. «Tutti vivevano nello sguardo» (Alle lebten im Blick), tutti erano protesi a contemplare, scrive affascinato Guardini, intuendo il valore metafisico di quel contemplare: quegli uomini e quelle donne, vivono – più assolutamente: sono – in quanto guardano, vivono e sono perché spalancano i loro occhi sul mistero.

Infine,l’immagine messa in copertina è tratta da una rivista tedesca, negli anni trenta, i terribili anni del nazismo, diretta da Romano Guardini (la rivista si intitolava “Die Schildgenossen”, che significa “gli scudieri”, i portatori di scudo…). L’immagine fu disegnata da Desiderius Lenz, e vuole indicare il modello dell’uomo nuovo, secondo una visione cristianamente ispirata, che la rivista si proponeva di propugnare tra i suoi lettori, docenti e studenti universitari anti-nazisti. Difatti il titolo dell’immagine è “Kanon des menschlichen Kopfes” (Canone del Capo umano, o del Volto umano).

 M.Naro, Sorprendersi dell’Uomo. Domande radicali ed ermeneutica cristiana della letteratura,Cittadella Editrice,pp.392,euro 22,80.

Tre donne una domanda:Hannah Arendt-Simone Weil-Edith Stein.

4 luglio 2012 Lascia un commento

Donne e filosofia,un’accoppiata difficile,forse impossibile.Eppure nel Novecento tre grandi figure  hanno lasciato traccia profonda nella cultura del secolo .Vengono ora rievocate in un vivace saggio della psicanalista lacaniana Giuliana Kantzà.

Tre donne tre passioni:per la giustizia,per la mistica,per la ragione. Tre donne unite dall’ebraismo e pertanto colpite dalla persecuzione nazista. Un’opera assai limpida e gradevole che mescola insieme  le drammatiche vicende delle tre israelite con le loro riflessioni filosofiche.

Simone Weil(1909-1943),comunista e bolscevica,lasciò l’insegnamento della filosofia per lavorare alla Renault.Fù brevemente in Spagna per combattere il regime di Franco.Fuggì negli USA e poi in Inghilterra per sostenere la resistenza di De Gaulle.Frattanto andava maturando il suo rifiuto del comunismo.Ammirava Gesù ma odiava la chiesa,così come odiava gli ebrei “popolo maledetto”.

Edith Stein (1891-1942),testimone e martire di due fedi:quella ebraica e quella cristiana. Vide tra le due religioni una continuità piena e lo mostrò assumendo come giorno del battesimo il 1 gennaio1922,festa insieme ebraica e cristiana. Docente universitaria al seguito di Husserl,la lettura della “Autobiografia” di santa Teresa D’Avila la condusse al cristianesimo e alla clausura del carmelo. Studiosa di san Tommaso D’Aquino ne valorizzò la filosofia,ma mostrò che solo la mistica era definitiva secondo l’insegnamento della “noche obscura de alma”di San Giovanni della Croce.Per sottrarla alle persecuzioni naziste fù mandata da Colonia in Olanda dove venne arrestata e trasferita ad Auschwitz e subito uccisa insieme ad una sua sorella.

Hannah Arendt studiò a Marburgo dove conobbe Martin Heidegger.Si salvò dal nazismo prima in Francia,poi negli Usa.Alcune sue opere hanno segnato la cultura del secolo:anzitutto il “totalitarismo”,acutissima indagine che definisce quella tragica novità del Novecento,che accomunava  comunismo e nazismo.

Un’alterità costitutiva, essere una donna, un’alterità di appartenenza, essere ebree, è la traccia unificante di queste tre donne straordinarie che hanno segnato il percorso speculativo del secolo scorso. Un incrocio di tempi le pone di fronte al nazismo e all’orrore del male: su questo sfondo drammatico si innesta il loro discorso: per Hannah Arendt è la decostruzione di una filosofia separata dalla vita, dal legame sociale; per Simone Weil è l’inquieta e lirica ricerca di una trascendenza; per Edith Stein è la luminosa testimonianza della continuità originaria fra giudaismo e cattolicesimo. La loro opera è inscindibile dalla loro vita: il loro discorso si snoda nel simbolico del linguaggio, ma vibra della loro specificità femminile. È proprio al loro tratto di essere «altra» che Giuliana Kantzà fa riferimento; seguendo l’insegnamento di Jacques Lacan, individua la loro peculiarità di appartenenza sessuale: una donna è «non tutta» nel discorso, è, per struttura, contigua al godimento, aperta alle «vie del desiderio», pronta all’amore.
Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein sono le voci alte di questa alterità femminile che conserva e trasmette l’irriducibile del desiderio: nella prima con la «natalità», «Puer nobis natus est», nella seconda con l’appassionata ricerca del bello, nella terza nella via della mistica. Voci che nella solitudine e nel silenzio dell’urlo contemporaneo fanno cenno alla donna, baluardo di un desiderio estraneo all’«avere», e ci consegnano la domanda: «Che cosa vuole una donna?». Domanda che si oppone all’invadenza del conformismo, alla massificazione, che resiste all’invadenza dello scientismo «che è l’ideologia della soppressione del soggetto». Domanda che tocca il nodo Legge-desiderio-godimento, domanda che apre all’amore.

G.Kantzà,TRE DONNE UNA DOMANDA.Hannah Arendt,Simone Weil,Edith Stein,Ed.Ares,Milano,2012,pp.328.

Solennità del CORPUS DOMINI.

10 giugno 2012 1 commento

“Se voi dunque siete il corpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore è deposto il mistero di voi: ricevete il mistero di voi. A ciò che siete rispondete: Amen e rispondendo lo sottoscrivete. Ti si dice infatti: Il Corpo di Cristo, e tu rispondi: Amen. Sii membro del corpo di Cristo, perché sia veritiero il tuo Amen” (S. Agostino, Discorso 272).

OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Sul crinale del mondo moderno…..

3 giugno 2012 Lascia un commento

Presentazione del volume di Mons.Cataldo Naro:

SUL CRINALE DEL MONDO MODERNO.Scritti brevi su cristianesimo e politica.

locandina per Palermo

OROSCOPO PER UN ANNO BUONO!

4 gennaio 2011 78 commenti

oroscopo cristiano

ARIETE
Se siete abituati a prendere le cose di petto, non siate necessariamente come l’ariete che carica a testa bassa chi gli sta davanti.
Scoprite come sia facile raggiungere buone intese, quando, anzichè affrontare le persone, ci si siede al loro fianco e ci si ascolta reciprocamente.

TORO
Se siete persone forti, non pensate di poter vincere ogni sfida, come fa il toro lanciandosi contro il drappo rosso che, in verità, nasconde la spada che lo ucciderà.
Coltivate la virtù dell’umiltà e la saggezza di saper perdere.

GEMELLI
Se avete il dono della comprensione, non limitatevi a frequentare le persone che vi vanno fin troppo bene, quasi fossero vostre gemelle. Fatevi vicino a chi aspetta da voi una buona parola, anche se non ve lo chiede.

CANCRO
Se avete la tendenza a chiudervi in voi stessi, non fate come il granchio che si nasconde nella propria corazza.
Imparate a chiedere aiuto agli altri, e non pensate per questo di essere deboli: ci vuole più coraggio a ricevere che a dare.

LEONE
Se vi ritenete il re, o la regina del paese, non datevi troppe arie come il leone che sonnecchia nella savana.
Guardatevi attorno e accorgetevi di quanto sia importante ogni singola persona.

VERGINE
Se credete di essere giusti e puri, non pensate di avere diritto di giudicare gli altri. Esaminate bene la vostra coscienza e troverete sicuramente qualche imperfezione, ciò vi renderà più fraterni con il prossimo.

BILANCIA
Se avete l’abitudine di valutare cosa è più opportuno, non crediate che sia una buona bilancia quella che dà lo stesso peso alle persone come alle cose. Aggiungete sempre abbondante carità sul piatto dove ponete le persone, solo così ne otterrete il giusto peso.

SCORPIONE
Se siete persone che apparentemente non fanno male a nessuno, non fate come lo scorpione che nasconde il veleno nella coda. Discutete delle cose che non vi vanno a genio con serenità e franchezza, e dimenticate l’attesa del momento opportuno per colpire mortalmente.

SAGITTARIO
Se siete dotati di tante buone qualità, non trattenetele presso di voi, come un arciere geloso della propria faretra piena di frecce. Sappiate che i pregi che possedete vi sono stati donati perché li possiate usare, con discrezione, per il bene di tutti.
CAPRICORNIO
Se siete ostinati e avete la testa dura come “corne”, non continuate a sbattere sempre la testa contro un muro che non può cadere. Otterrete più risultati lasciando da parte le vostre idee e accettando i consigli degli altri: saranno per voi come passaggio segreto per superare facilmente il muro.

ACQUARIO
Se amate le persone che vi stanno intorno, non imprigionatele con le vostre pretese e la vostra possessività, quasi fossero pesci del vostro acquario. Imparate a lasciare a ciascuno la propria libertà nel vasto mare delle relazioni: se una persona vi sorriderà non sarà per forza, ma per amore.

PESCI
Se avete il dono di saper tacere, non diventate del tutto come i pesci che sono muti e hanno il sangue freddo. Sappiate che talvolta si fa più male a tacere che ad intervenire con le parole, specie in presenza di ingiustizie verso i deboli.

Categorie:Zibaldone

Femminismo islamico. Corano, diritti, riforme

5 settembre 2010 Lascia un commento


la Repubblica
Femminismo islamico
C’ è una jihad tutta nuova che da qualche anno si aggira per il mondo: va dal Marocco all’ Iran, passando per gli Stati Uniti, la Malesia, la Turchia e l’ Egitto. Le sue armi non sono kalashnikov ma libri e conoscenza. I suoi portabandiera, non kamikaze ma studiose testarde e determinate. Leggi tutto…

Sul complesso rapporto tra Islam e universo femminile.

5 settembre 2010 Lascia un commento


di Chiara Scattone
“Le donne buone sono dunque devote a Dio e sollecite della propria castità, così come Dio è stato sollecito di loro; quanto a quelle di cui temete atti di disobbedienza, ammonitele, poi lasciatele sole nei loro letti, poi battetele; ma se vi ubbidiranno, allora non cercate pretesti per maltrattarle, ché Iddio è grande e sublime”. Questo è probabilmente uno dei passaggi più contestati dal femminismo islamico moderno e contemporaneo, il versetto che ha ‘condannato’ la donna a un ruolo di sottomissione e di inferiorità nei confronti del maschio, ma anche uno dei passaggi più intensi e significativi della storia della comunità muhammadica. Leggi tutto…

Federalismo, razzismo e Chiesa cattolica.

7 agosto 2010 1 commento


Per interrogarsi in modo concreto e semplice – “popolare, come direbbero appunto i leghisti” – su un fenomeno che inquieta per la sua natura “culturale” oltre che politica ed elettorale, Mosaico di pace, nel numero di luglio 2010, dà ampio spazio ad un dossier dal titolo: “Un moderno tribalismo guerriero. Federalismo, razzismo e Chiesa cattolica”, a cura di Rosa Siciliano e Renato Sacco. Leggi tutto…

Le notti brave dei preti gay

24 luglio 2010 Lascia un commento


Un cronista di “Panorama”, Carmelo Abbate, ha vissuto tra gli omosessuali di Roma.E per quasi un mese ha documentato vizi e perversioni di insospettabili sacerdoti dalla doppia vita.
“Panorama” 29 Luglio 2010 Anno XLVIII n.31,pp.54-60.

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La memoria del conflitto

23 luglio 2010 Lascia un commento


Di Carlo Cardia.
Nei Paesi europei i rapporti tra Stato e Chiesa, dalla rottura illuministica della Rivoluzione francese a tutta la prima metà del Novecento, hanno conosciuto tensioni e contrasti, diversamente da quanto avvenuto negli Stati Uniti d’America, dove, fin dalle origini della nazione, le relazioni tra potere politico e confessioni religiose sono improntate a pienezza di libertà e a generosa collaborazione, in un regime di separatezza armoniosa che suscita ammirazione in ogni osservatore della realtà americana, da Alexis de Tocqueville a Emilio Gentile. Leggi tutto…

Intervista sul nazismo magico

9 luglio 2010 Lascia un commento


Esiste una tradizione esoterica occidentale? Sotto quali forme si manifesta? Qual è il rapporto tra questa cultura «altra» e le diverse forme politiche di matrice razionalistica dell’Occidente? E tra esoterismo e nazismo? Hitler e i vertici del partito erano in possesso di una dottrina segreta? Che cosa è invece possibile dire riguardo alle altre dittature del XX secolo? E in che modo, oggi, la democrazia rappresentativa si rapporta a questa cultura alternativa?
Sono ormai molti a ritenere che nel nazismo esistesse una componente esoterica, cioè interessata a un «sapere segreto» riservato soltanto a pochi «iniziati». Leggi tutto…

I preti e i mafiosi. Storia dei rapporti tra mafie e chiesa cattolica

2 luglio 2010 Lascia un commento

in:
http://maik07.wordpress.com/

La compulsione nella sessualità. Aspetti clinici ed educativi

21 giugno 2010 Lascia un commento

Presentazione del volume:
Attraverso una rassegna storico-clinica delle compulsioni sessuali, dall’antichità ai giorni nostri, il volume ne delinea le principali caratteristiche e traccia l’evoluzione del comportamento compulsivo nei soggetti che ne soffrono, evidenziando come ipersessualità, autoerotismo compulsivo e perversioni sessuali siano manifestazioni di quella che si può definire dipendenza sessuale. Leggi tutto…

Verso il 2011. Identità cattolica e unità degli italiani

19 giugno 2010 Lascia un commento


di Massimo Introvigne
Conferenza tenuta a Prato il 12 giugno 2010 per il Circolo Cives alla Biblioteca Comunale Lazzerini
1. Gobetti, Weber e il partito anti-italiano
Nel 1996 si è svolto a Parigi, per iniziativa del Centro Gobetti e dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, un convegno di studi nel settantesimo anniversario della morte di Piero Gobetti (1901-1926),[1] di cui nel 1999 sono stati pubblicati gli atti. Il convegno ha mostrato come «determinante nella biografia intellettuale»[2] di Gobetti, dove ha la funzione «di un principio esplicativo, di un progetto, di un modello»[3], sia la tesi secondo cui l’arretratezza dell’Italia deriva dal fatto che nel nostro Paese è mancata una Riforma protestante, la quale avrebbe invece garantito prosperità e sviluppo economico e politico alle nazioni più avanzate dell’Europa Settentrionale. Leggi tutto…

Il divieto di macellazione rituale e la libertà religiosa delle minoranze

17 giugno 2010 Lascia un commento


Per macellazione rituale si intende quel particolare tipo di macellazione secondo i riti islamico ed ebraico, che richiedono, tra l’altro, l’uccisione dell’animale tramite iugulazione senza preventivo stordimento. Una volta storditi gli animali vengono appesi per gli arti posteriori (se già non lo erano, come nel caso dei volatili) oppure distesi lateralmente su un piano, quindi, con un coltello pulito, vengono recisi i grandi vasi sanguigni del collo (l’arteria carotide o la vena giugulare) o del petto (tronco carotidale e vena cava anteriore) per permettere il completo dissanguamento della carcassa. Leggi tutto…

Genesi dei diritti umani

17 giugno 2010 Lascia un commento


INTRODUZIONE
Nello spazio di pochi anni, la tematica dei diritti umani ha invaso e permeato più d’una disciplina giuridica, ed è divenuta oggetto di indagine di diverse branche del sapere scientifico. Sempre più frequentemente, autonomi corsi di insegnamento sono dedicati all’argomento. Ciò è dovuto al fatto che i diritti dell’uomo sono venuti assumendo un ruolo crescente nella legislazione, nelle relazioni internazionali e nella coscienza comune. Leggi tutto…

La colonna e il fondamento della verità

13 giugno 2010 6 commenti


Dopo le tenebre dell’ideologia e del totalitarismo stalinista che hanno travagliato il XX secolo, spezzando anche la vita di Florenskij e oscurandone l’opera per oltre settantanni, il capolavoro La colonna e il fondamento della verità  finalmente riappare nella sua integrità Leggi tutto…

Florenskij, Pavel Aleksandrovic (1882 – 1937)

13 giugno 2010 Lascia un commento


I. Cenni biografici e tappe della sua formazione scientifica – II. Cultura e fede cristiana – III. Dalla cattedra al lager – IV. La “Weltanschauung integrale” – V. Critica del razionalismo e nuovo modello di ragione – VI. La filosofia dell’omousia – VII. La Welthanschauung scientifica – VIII. Discontinuità e teoria del simbolo.

di Natalino Valentini Leggi tutto…

Comunione e comunità. Il movimento comunitario cattolico in Italia dopo il concilio

9 giugno 2010 Lascia un commento

COMUNIONE E COMUNITÀ.
IL MOVIMENTO COMUNITARIO CATTOLICO IN ITALIA DOPO IL CONCILIO*

di Fulvio De Giorgi


Vedi anche in questo blog:
Studi di ecclesiologia conciliare


1. Il Concilio Vaticano II: prima la comunione poi la gerarchia

Il Concilio ecumenico Vaticano II ha rappresentato, com’è noto, una svolta profonda nella storia della Chiesa cattolica, a cominciare dalla coscienza che la Chiesa ha di se stessa. Leggi tutto…

Le aquile sono nate per volare

4 giugno 2010 7 commenti

MICHELE VILARDO ( a cura di).

Cos’ha in comune Leonardo da Vinci con Steven Spielberg,oppure Agata Christie con John Lennon? La loro dislessia. Anzi, la tenacia con la quale sono riusciti a sprigionare tutte le potenzialità creative della loro dislessia. Anche le più recenti ricerche offrono una lettura inedita di tale disturbo,secondo le quali,con un approccio adeguato,la dislessia può divenire straordinaria condizione per lo sviluppo del genio creativo. Leggi tutto…

O la croce o la svastica

30 Maggio 2010 Lascia un commento

MICHELE VILARDO (a cura di).


Il primo religioso tedesco a finire in un lager fu il gesuita Josef Spieker. In una predica a Colonia, nel 1934, aveva esclamato: «La Germania ha un solo Führer ed è Cristo!». Il primo a essere eliminato dai nazisti fu monsignor Bernhard Lichtenberg, arciprete della cattedrale di Berlino: aveva pregato assieme a un gruppo di ebrei. Non fu che l’inizio di una sfida senza equivoci che si concluse con il sacrificio di quattromila sacerdoti e religiosi cattolici. Alla guida di questa eroica impresa, due grandi pontefici: Pio XI e Pio XII.
Il presente libro racconta la vera storia dei rapporti tra la Chiesa e il Nazismo chiudendo definitivamente la disputa sui presunti silenzi di Pio XII Leggi tutto…

Le origini del totalitarismo

21 Maggio 2010 4 commenti

MICHELE VILARDO (a cura di).

A cinquant’anni dall’inizio della seconda guerra mondiale e dalla firma del patto tra Hitler e Stalin per la spartizione della Polonia, la ristampa di un classico studio di Hannah Arendt sulle origini del totalitarismo appare particolarmente utile. Da un lato la ripresa del dibattito storiografico sul nazismo nella Germania occidentale e ciò che ne è scaturito e, dall’altro, la volontà e la possibilitàdi molti intellettuali sovietici di effettuare un’analisi non falsificata della storia sovietica facendo luce sul totalitarismo staliniano, rendono quanto mai attuale l’opera della scrittrice ebrea. Leggi tutto…

Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia

8 marzo 2010 27 commenti

Michele Vilardo (a cura di)

Quarta di copertina:
«Il luogo comune è solido: per il cattolicesimo il piacere è colpa, il sesso è peccato. Da praticare con parsimonia e disagio esclusivamente nel matrimonio, e principalmente per procreare. Alcuni enunciati si ripetono nel corso del tempo nella predicazione cattolica fino a rendere possibile una sintesi così brutale. Ma sensibilità più libere, analisi circostanziate dei testi e delle politiche possono di volta in volta articolare, smentire, fino a sgretolare il potenziale conoscitivo di un assunto così generico.» Leggi tutto…

Bioetica senza dogmi

23 febbraio 2010 6 commenti


DI MICHELE VILARDO (a cura di)
La vita è l’eterno diamante che gira su se stesso, sfolgorando in seno / all’infinito da tutte le parti. I beni della vita morale / sono le faccette del diamante. /Ad ogni faccetta corrisponde, dal lato opposto, / un’altra faccetta che non possiamo / vedere nel tempo stesso in cui vediamo la prima.
GUGLIELMO FERRERO,
Tra i due mondi

Credo sia ormai tempo di evadere dalle strettoie della classica dicotomia tra «sacralità» e «qualità» della vita per avviare una riflessione sull’idea di «buona vita», di antica ascendenza aristotelica Leggi tutto…

I miti del nostro tempo

13 febbraio 2010 1 commento

un libro di Umberto Galimberti

A cura di Michele Vilardo.

“CHI NON HA IL CORAGGIO DI APRIRSI ALLA CRISI,RINUNCIANDO ALLE IDEE-MITO CHE FINORA HANNO DIRETTO LA SUA VITA, SI ESPONE A QUELLA INQUIETUDINE PROPRIA DI CHI PIÙ NON CAPISCE, PIÙ NON SI ORIENTA.”
Giovinezza e intelligenza, felicità e amore materno. E poi moda e tecnica, sicurezza e potere, e ancora mercato, crescita economica, nuove tecnologie… Sono i miti del nostro tempo, le idee che più di altre ci pervadono e ci plasmano come individui e come società. Leggi tutto…