Archivio
Ricordo del 25 maggio 1992
I mafiosi non sono cristiani
Un fatto di cronaca come la strage di Capaci, nonostante si presti ad una interpretazione su più livelli, viene solitamente affrontato sotto il profilo politico-giuridico. Credo possa risultare utile se cerco di abbozzare, sforzandomi di non uscire troppo dalle mie competenze etico-teologiche, qualche considerazione su questo episodio da punti di vista forse meno usuali. Guardare il fenomeno da diverse prospettive può aiutarci a razionalizzare (sarebbe assai utile, ad esempio, l’approccio quantitativo al fenomeno mafioso, cosa che è stata fatta solo in un ristrettissimo numero di studi) e a contrastare quindi la tendenza giornalistica a una lettura mitologica dell’emergenza mafiosa, che finisce per alimentare nell’opinione pubblica l’epos popolare di una mafia quasi circonfusa da un’aura leggendaria. Leggi tutto…
Perché scelgo lo stato laicale. Lettera di un giovane prete al suo vescovo
A Sua Eccellenza rev.ma
Salvatore De Giorgi, Arcivescovo.
Prima di iniziare questa memoria desidero benedire la bontà di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che mi ha chiamato al servizio della comunità ecclesiale ed all’annuncio del Vangelo tramite il dono soprannaturale del sacerdozio. Dichiaro di amare la comunità ecclesiale e di venerare tutti i suoi insegnamenti.
Eccellenza, mi risolvo dopo una lunga ed attenta riflessione a chiedere la riduzione allo stato laicale con annessa dispensa dal celibato. Leggi tutto…
Il Pastore smarrito
Ignoto, Trionfo della morte, 1446, Palermo
”Quelli che pensano troppo prima di muovere un passo
trascorreranno tutta la vita su un piede solo”
Pino Puglisi
Per comprendere l’importanza del Cardinale Pappalardo per la Chiesa e la società siciliana di oggi, occorre leggere il personaggio alla luce della vita e del martirio di Puglisi, che di fatto ne concluse la parabola storica. Il modo, più intuitivo che sistematico o dottrinale, in cui Pappalardo vedeva e affrontava i problemi, ne rende più complessa l’interpretazione, più sfaccettata e interessante la sua figura di pastore, di quella consegnata alla cronaca dai media. La celebre citazione di Livio che risuonò nell’omelia durante i funerali del Generale Dalla Chiesa, “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur […] povera Palermo”, pronunciata pensando alla città come corpo civile, potrebbe funzionare benissimo anche come epitaffio del quarto di secolo occupato nella storia della Chiesa di Palermo dal ministero dello stesso Cardinale Pappalardo. Leggi tutto…
Hanno scritto