Televisio beatifica. Il Paradiso di Celentano e le mutande di Belen
Visio beatifica (visione beatificante): «Nella teologia cristiana è la definitiva e diretta autocomunicazione di Dio alla singola persona, quando questa raggiunge, come membro dell’umanità redenta nella comunione dei santi, la perfetta salvazione nella sua pienezza, cioè il Paradiso» (Wikipedia.en: http://en.wikipedia.org/wiki/Beatific_vision).
La televisione è un surrogato del rapimento mistico che accompagnano le apparizioni del soprannaturale e uno spettacolo come il Festival di Sanremo è una specie di liturgia in cui le parole del rito possiedono la potenza performativa di far accadere l’evento messianico che il pubblico, per parte sua, si attende che accada.
Si noti l’analogia kerygmatica del dire performativo proprio della comunicazione televisiva. Come nella predicazione evangelica la notizia è la notizia stessa, così anche per il messaggio televisivo: qualsiasi esso sia, il messaggio è comunque la televisione stessa. Leggi tutto…
Cartoline dal baratro
Scilipolitica
14 dicembre
La non onorevole vittoria di Berlusconi,
l’aborto del terzo polo,
le convulsioni della destra,
il Parlamento ridotto a un congresso di partito,
Bersani che si compiace del fatto che la maggioranza si è ribaltata da sola (riconoscendo implicitamente che l’opposizione non ha giocato nessun ruolo).
Mentre tutt’intorno il paese reale protesta il suo diritto al futuro,
teppisti mettono a ferro e fuoco la Capitale,
leghisti inneggiano alla catastrofe nazionale.
Berlusque
Perché Berlusconi è oggi il soggetto preferito della satira politica internazionale? Una risposta potrebbe partire dall’osservazione che il Cavaliere adora raccontare storielle e vi si è immedesimato giorno per giorno, fino a trasformarsi in una barzelletta egli stesso.
Mistero buffo
Ovvero: Piccoli statisti crescono
Ma dov’è finito Berlusconi? Forse ancora dolorante, o preoccupato della non perfetta presentabilità del suo sorriso, nel giorno dell’apocolocintosi del divo Craxi, suo mentore, Silvio non si è fatto vedere.
Riappare tre giorni dopo in Parlamento come deus ex machina del processo breve, che lo renderà giudiziariamente immortale. In realtà c’è un mistero (nel senso stretto attinente alla simbologia di morte-resurrezione tipica dei culti iniziatici) da decifrare in tutto ciò. La dritta la dà il più illuminato dei politici contemporanei, il sommo sacerdote Schifani: «Craxi fu una vittima sacrificale». Leggi: «Berlusconi è una vittima sacrificale». Intendi: «Come da sempre accade, entrambi li abbiamo fatti fuori noi, con un amichevole bacio, ma la colpa ricadrà sul perfido popolo deicida, mentre noi saremo legittimati a rinnovarne la memoria e il potere salvifico». Leggi tutto…
uomini e calderoli
Ho scritto qualcosa nelle mie pagine sulla vicenda del neo-crociato.
Il giardino felice
E’ l’Italia, secondo il nostro Premier. Il quale Silvio Berlusconi s’è spesso vantato dicendo che tutti gl’italiani vorrebbero essere come lui, ad onta del fatto che lui stesso pretende di essere diverso da tutti gli altri italiani. Il paradosso è già tutto nella linea degli avvocati che peroravano la causa del lodo (dolo) Alfano di fronte alla corte costituzionale: il Premier come «primus super pares». Leggi tutto…
Il ritratto di Dorian Gray
Tutta la verità su Silvio
Il Cavaliere si rifiuta di rispondere alle domande di Repubblica, l’ultima delle quali concerne il suo stato di salute. Ma quale sarebbe l’aspetto del Presidente del Consiglio senza trapianti, coloriture, restauri e tagliandi? Leggi tutto…
Voglie di preghiera
Cristo incorona Ruggero II Re di Sicilia, Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio (Martorana), Palermo
Aut male, aut mala, aut mali.
E’ ciò che rispondeva Agostino di Ippona a chi gli domandasse perché certe preghiere non vengono esaudite: può darsi malo il modo, l’oggetto o il soggetto della preghiera.
La citazione mi viene in mente per questa voglia di soprannaturale che sembra ultimamente aver fatto irruzione nella politica italiana. Non che la cosa meriti esplicite condanne… La richiesta rivolta a Dio di interferire nel libero convincimento delle persone è qualcosa di così palesemente sbagliato, e addirittura blasfemo, che lo Spirito Santo ha voluto servirsi, appena poche settimane fa, di un monumento del laicismo come E. Scalfari per tentare di far desistere la senatrice teologa democratica Paola Binetti dall’abitudine di invocare continui interventi divini per rendere meno difformi dalla morale della Chiesa parecchi decreti e leggi dello Stato e infine lo stesso ordinamento giuridico del nostro Paese.
Non sarà tuttavia Paola Binetti, né Ruggero II, rappresentato qui sopra, ma probabilmente Totò Cuffaro a passare alla storia come il personaggio politico che cercò con maggiore insistenza di arruolare l’Altissimo tra i suoi sostenitori. Leggi tutto…
Scherza coi santi
E’ polemica in Germania sulla diffida del Vaticano al settimanale satirico “Titanic” a pubblicare le immagini del Papa con la talare macchiata
Ridendo castigare mores è da sempre il ruolo che si assume la satira; una funzione preziosa nel dialogo pubblico: esercizio della libertà di pensiero in regime di diritto, diviene affermazione del primato della coscienza e della persona di fronte ad ogni tentazione autoritaria ed esercizio dispotico del potere.
La satira è pensiero paradossale: a ciò è legato il suo effetto comico, la sua peculiare capacità di giungere, a suo modo, alla verità. La satira è, insomma, un ragionamento, ma un ragionamento di tipo particolare, un ragionamento etico, che segue la logica propria della ragion pratica. Leggi tutto…
Hanno scritto