Quirino Quisi, Diritto alla salute: equità nell’erogazione dei servizi

Quirino Quisi
Medico Psichiatra-Psicoterapeuta
Esperto Accademico Università e-campus/Novedrate

Diritto alla salute: equità nell’erogazione dei servizi

Intervento alla conferenza “Caritas in Veritate. Leggiamo insieme l’enciclica”. Novredate (Co) 30 ottobre 2008

Introduzione

La necessità di razionamento delle risorse non è nuova, ma è particolarmente perseguita in momenti di crisi economica, come quella attuale.
Si devono compiere delle scelte circa la qualità, ma, anche, la quantità delle prestazioni.
Una delle questioni ancora insolute delle scienze economico-sanitarie riguarda il potere decisionale: a chi spetta la decisione sulla realizzazione dell’intervento?
L’Economista o il Professionista clinico o ambedue con il proprio bagaglio di competenze (sapere), in modo integrato, che implica il superamento di una a-prioristica prevalenza?
Le funzioni indispensabili, in questa particolare modalità integrativa, dovrebbero essere:
• Descrivere obbiettivamente e in modo transpersonale la realtà individuale e micro-sociale dell’Utente.
• Conoscere, ovvero un alto livello professionale legato alla competenza e all’esperienza.
• Valutare, privilegiando gli aspetti più complessi, cioè quelli estesi anche all’ambito clinico-epidemiologico e istituzionale, rispetto ad aspetti legati a meri confronti spazio-temporali ed economici.
• Prevedere, cioè progettare e programmare interventi appropriati.
• Controllare la fattibilità della proposta, a vari stadi con il coinvolgimento di piani decisionali diversificati:
a) lavoro di équipe: un insieme di persone strutturato su un comune obiettivo, condiviso, chiaro e con vincoli precisi riguardanti, ad esempio, i tempi, i luoghi e i costi.
Risulta fondamentale costruire e mantenere il senso di appartenenza/affiliazione. L’efficacia dell’attività, in tal modo, diviene gratificante per l’Operatore e per l’Utente, con conseguente ricaduta di credibilità per la Struttura Istituzionale proponente;
b) Responsabile clinico dell’Unità Operativa
c) Decisore amministrativo
d) Decisore politico
• Favorire decisioni circa la possibilità di usufruire di un insieme di indicatori economici che tengano in considerazione vari aspetti; pertanto, il decisore politico-amministrativo può analizzare la fattibilità dell’intervento in base alle risorse realmente disponibili su indicazione epidemiologica dell’Esperto Socio-Sanitario.

Diritto alla cura: universalità ed equità

Tutti i Pazienti hanno diritto ad essere curati gratuitamente – salvo pagamento del ticket – dalle Strutture Sanitarie Pubbliche (cioè, Medici, Ambulatori, Ospedali ed Altre Strutture Sanitarie) o da Case di Cura Private Convenzionate, senza alcun limite di età, tipo di malattia, durata delle cure. Pertanto, tale diritto dovrebbe risultare universale, anche, per quelle patologie croniche, che necessitano di continuo monitoraggio, in quanto malattie “inguaribili” o invalidanti, quali malattie neurodegenerative, cardiopatie, pneumopatie, cerebropatie e alcune patologie psichiatriche).
La tutela amministrativa è rilevabile in numerosi provvedimenti legislativi e giuridici della Giurisprudenza Italiana (legge 4.VIII.1955, nr.692; decreto Min. Lavoro del 21 Dic. 1956; art.29 legge 12 febbr. 1968 n. 132; legge 13 maggio 1978, nr. 180 – legge 23 dicembre 1978, n. 833; sentenza n. 10150 del 1996 della Suprema Corte di Cassazione; Finanziaria 2003 art. 54, comma 2).
Particolari sollecitazioni in questa direzione sono espresse dalle Istituzioni Cattoliche, come ad esempio, nel Documento “Educare alla salute, educare alla vita” della Conferenza Episcopale Italiana dell’ 11 febbraio 2009. La salute è un bene essenziale della Persona: pertanto, “è ragionevole e doveroso che la società si impegni per riconoscere e promuovere per ognuno il diritto alla salute”. L’espressione “diritto alla salute” va intesa come il dovere da parte della Società e della Medicina di ri-acquistare o conservare la propria salute come benessere bio-psico-socio e spirituale.
È, però, necessario un intervento educativo permanente finalizzato all’assunzione della responsabilità personale alla salute; quindi, è indispensabile affiancare al diritto alla salute il dovere di occuparsi e preoccuparsi del mantenimento del proprio benessere.

Equità

A livello socio-sanitario l’equità dovrebbe essere intesa come un accesso a servizi di uguale qualità in proporzione ai bisogni, identificabili attraverso una corretta analisi che consideri il risultato dell’intervento non solo nel senso di remissione dei sintomi/guarigione o ritorno allo stato di salute pregresso, ma, anche, come mantenimento dello “status quo” o rallentamento dei processi degenerativi (si vedano, ad esempio, malattie croniche e invalidanti quali le Demenze).
Si ribadisce la necessità di considerare l’efficienza degli interventi tutelando la dignità della Persona, in quanto potrebbe esserci la tentazione di “desistere dal curare pazienti cronici e, quindi trascurabili, perché incurabili”.
La risposta ai bisogni dovrebbe essere estesa anche al nucleo familiare, che, spesso, si sente “abbandonato” e non è capace, da solo, di far fronte alla situazione di disagio fisico/psichico e sociale del congiunto.
Per garantire equità ed efficienza diviene indispensabile mantenere attivo il processo di verifica (Check) circa l’appropriatezza dell’intervento professionale, seguendo i dettami della Economia Sanitaria e non della “Costologia Ragionieristica”. Con tale neologismo personale si intende l’appiattimento indiscriminato e pseudo-scientifico di una serie di valide ricerche epidemiologiche, dovuto alla scarsa capacità di previsione e progettazione a lungo termine, caratteristica di dilettantismo politico.
Le conseguenze sono disastrose, in quanto tendono a mantenere la cultura del “favoritismo clientelare” e a fornire servizi inappropriati, incoerenti umanamente, ma che pareggiano ragioneristicamente e burocraticamente il bilancio, con scarso rispetto della Risorsa Umana.

Conclusioni

Le strade da percorrere per l’attuazione di un’equità etica ed umanizzante potrebbero essere:
• Lavoro integrato:
a) collaborazione responsabile e trasparente tra i Servizi Sanitari e i Servizi Sociali, ovvero, tra Sanità e Municipalità;
b) coerenza ideo-prassica congiunta;
c) attività di informazione e monitoraggio estesa alla famiglia;
d) cooperazione tra servizio formale (istituzionale) e informale (volontariato).
• Etica comportamentale: un profondo rispetto nella gestione della “res publica”.
• “Human Factor”, l’importanza e la centralità dell’Utente e dell’Operatore vanno concretizzate e vissute. In riferimento all’Operatore concludo accennando a “11 segreti” per mantenere benessere nell’impegno lavorativo socio-sanitario (creazione e mantenimento di un ottimale clima lavorativo). Oggi risultano molto diffusi vari gradi di insoddisfazione, dalla demotivazione al senso di inutilità e impotenza, dalla mancanza di senso al burn-out.

11 Segreti per garantire l’equità in un clima lavorativo ottimale

1. Maggiore e specifica attenzione alla relazione
2. Ottimismo consapevole
3. Capacità di tollerare scoraggiamento, ansia, depressione
4. Flessibilità
5. Conoscenza tecnica eccellente
6. “Curiositas” intellettuale
7. Saggezza
8. Perseveranza e pazienza
9. Capacità di ascoltare
10. Onestà ed integrità
11. Non effettuare over-time/eccessiva disponibilità, non dovuta e non richiesta

(A.P.A., U.s.a., 1989, modif. da Q. Quisi)

È indispensabile cementare gli 11 segreti per renderli davvero efficaci, credibili e gratificanti; la malta è l’amore per il proprio lavoro e per il prossimo, come espresso da un antico proverbio cinese: “L’amore è la chiave che apre le porte dell’impossibile”.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA SUGGERITE

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Associazione Italiana di Psicologia Analitica, http://www.aipa.info
Humanitas Salute, http://www.humanitasalute.it
Gruppo Solidarietà Mole di Maiolati-Jesi – http://www.grusol.it
Istituto dell’Approccio centrato sulla persona, http://www.iacp.it
Istituto Internazionale Scienze Mediche Antropologiche Sociali, http://www.iismas.it
Ministero della Salute, http://www.ministerosalute.it
Organizzazione Mondiale della Sanità, http://www.who.int
Parlamento Europeo, Il portale dell’Unione europea sulla salute, http://www.europarl.europa.eu
Santa Sede, http://www.vatican.va
Società Filosofica Italiana, http://www.sfi.it
Società Italiana di Psicologia della salute, http://www.psicologiasalute.org

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