Tossicodipendenza e psicologia

Appunti intorno ad alcuni aspetti psicologici delle tossicodipendenze

Conferenza tenuta il 20.12.06 presso Istituto L. Einaudi – Palermo

Dipendenze: fondamentale distinzione
Assuefazione: dipendenza fisica
Tossicodipendenza: dipendenza psicologica

Dipendenza
Il soggetto introduce stabilmente nelle proprie abitudini la sostanza tossica perché ne è psicologicamente condizionato fino a non riuscire se non con difficoltà a svolgere senza di essa le proprie attività quotidiane
Assuefazione

Si riferisce alla dipendenza fisica dell’organismo che ha bisogno della sostanza tossica per il proprio metabolismo fino al punto di richiederne dosi sempre maggiori per evitare i sintomi di astinenza

Il tossicomane: profilo psicologico/1

  • Distorsioni della percezione di sé
  • Depressione
  • Disturbi dell’affettività e della relazione
  • Aggressività
  • Instabilità emotiva
  • Comparsa di manie ossessive e comportamenti compulsivi fino all’autodistruzione

Il tossicomane: profilo psicologico/2

Fa parte della della psicologia del tossicomane minimizzare la propria dipendenza dall’agente tossico e illudersi di poterne interrompere l’uso abituale a suo piacimento (U. Galimberti)
Ritualizzazione: tendenza a ripetere schemi di comportamento fallimentari, a metastoricizzare una situazione di scacco e di crisi (G. Jervis)

Tossicodipendenza:
un’interpretazione psicosociale

La tossicodipendenza da questo punto di vista appare un tentativo di risposta individualistica e anestetizzante contro gli aspetti più disumani e insopportabili della vita che singoli soggetti sono costretti a vivere (U. Galimberti).

Tossicodipendenza:
un’interpretazione psicodinamica

Il volgersi alla droga può essere visto come un tentativo di iniziazione, carente già nella premessa per mancanza di consapevolezza.
Il tossicodipendente fallisce perché mostra di essere già in partenza intossicato: non da una sostanza, ma dal non ammettere rinunce.
Egli non dispone dello spazio interiore che, insieme ai rituali esterni, deve fungere da contenitore per l’esperienza di rinnovamento (L. Zoja)

Metanoia: possibili percorsi di guarigione e relazioni di aiuto

  • Spezzare l’isolamento e allargare il senso di appartenenza
  • Intraprendere percorsi in grado di accrescere la consapevolezza di sé e dare senso alla rinuncia e al dolore
  • Promuovere il rispetto e una visione realistica di sé
  • Capacità di dare una forma linguistica al proprio disagio e comunicare le proprie emozioni
  • Educarsi all’amore oblativo, alla solidarietà, alla compassione
  • Ristrutturare profondamente il proprio sistema di valori, i propri orizzonti di senso e d’intenzionalità

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  1. bettybu
    5 novembre 2011 alle 15:33

    ciao ragazzi e un po che non scrivo….. ma da gennaio dopo che il mio ex mi ha detto altre mille bugie maltrattata e vi giuro e stato pesantissimo …ho chiuso per un po anche perche la mia co-dipendenza e scoppiata del tutto…… la sto curando e va bene….. fino a luglio di quest’anno solo qualche telefonata strana e senza senso…… lui e andato a vivere da una solo per comodo il bello che me lo diceva sempre….. poi dopo 2 mesi di silenzio mi arriva una telefonata angosciante ..lui mi chiede di tornare a casa con me…. che non ce la fa piu…. panico…no no cosi. no….. gli ho detto se vuoi torna da tua ma e poi dimostri … e poi vediamo…..
    insomma ad agosto poi vado al mare con mio figlio , dove vado da 8 anni , lui abitava li vicino ed eccolo che arriva con tutto la sua capacita di fregarmi di approffittare del mio amore e debolezza….. un po ce riuscito….. a fatto i bagagli ed e tornato su con me in macchina si aveva smesso con l’ero ma beveva…. percio non ha smesso nulla….. si e impegnato e si e comportato bene in 3 settimane a retto i miei paletti….. lo porto da sua ma a inizio settembre….. ci vedavamo ogni tanto e sembrava che volesse veramente trovare la forza ma come sempre lui di percorsi non ne vuole sentire parlare….. ma veniva con me al gruppo di sostegno per ex tossici usciti dalla comunita….. be nel giro di un mese comincia a cambiare ed ecco gli occhi picolli, la grattarola( lui dice lana di vedro si si) anche al gruppo di sostegno hanno avuto dubbi e anno deciso di far le urine di sorpresa…..
    be non vi dico le scene che ha fatto e le urine non le ha fatte….. li io mollo e gli dico no…. cosi io non ci sono, se mi vuoi vicino devi fare le cose in modo da darmi fiducia perche me l’hai distrutta in 5 anni , e 4 di convivenza….. be lui e sparito e un mese che non l’ho sento….. e la mia co-dipendenza si e risvegliata …. piu leggera perche sto guarendo e lui se reso conto che ora non mi puo piu usare, forse mi ama ( se ne ha la capacita ma dopo 15 anni di tossico dipendenza non credo)….. sono triste e delusa …mi dispiace per lui che non prende la vita in mano e ormai mi sento impotente, ho fatto tutto quello che potevo fare , ma anche sua ma non si fa piu sentire ….. non ha voluto fare qualcosa, la sua frase piu triste…. spero solo che muoia cosi non soffro piu….. ma come si fa…… sono l’unica persona che e pronta a stagli vicino e combattere con lui per lui ma lui nulla…. forse ora e in cerca di un’altra che non sa tutte queste cose, che vorra aiutarlo e ci restera sotto….. be passera…certo spero sempre che mi chiami e che decida di curarsi…. apparte il nostro amore ….. prima la sua salute mentale e fisica….. o ragazze attenzione….. un abbraccio consiglio un forum dove moltissime donne e uomini affrontano insieme queste situazioni….
    forum al femminile .it. sez. salute ( tossicodipendenze ecc….) loro mi hanno aiutato molto un gran sostegno…. ed esperienze.
    vi auguro il meglio a tutti un sorriso di speranza a voi….
    ciao cristina

    • 7 novembre 2011 alle 11:41

      «Forse mi ama (se ne ha la capacità ma, dopo quindici anni di tossicodipendenza, non credo)»

      La tossicodipendenza è una lenta autodemolizione psicofisica. Nel frattempo è la sfera affettiva la prima a distruggersi.

  2. Cristina
    7 novembre 2011 alle 14:41

    ciao Giampiero
    non ho face book mi mandi la tua mail per favore.

  3. Cristina
    19 novembre 2011 alle 9:43

    caio a tutti
    sto leggendo vari blog sull’argomento e una cosa che che mi salta subito agli occhi é la seguente.
    1) difficile fargli capire che la droga è brutta.
    2) farli curare
    3) dopo la cura devono smettere di vedere i soliti amici. ma che succede se dopo aver scoperto il mondo della droga tu ti accorgi che tutti quelli che sono intorno a te in maniera piu o meno massiccia fanno uso di droga? devo rinchiuderlo in casa? ma questa non é vita.
    aiuto che faccio?

    • BETTY
      19 novembre 2011 alle 12:23

      MOLLA, FINCHE NON SI CURA……. :)PER TE….. HAI DIRITTO ALLA VITA ANCHE TU…..CIAO

  4. Cristina
    21 novembre 2011 alle 19:58

    ciao Betty

    se parli con me, devo dirti che si sta già curando. é in comunità da quasi 3 anni.
    la mia domanda era un altra come evitare i vecchi amici visto che chi di più chi di meno usano quasi tutti. Almeno questo ho scoperto.

  5. BETTY
    23 novembre 2011 alle 22:28

    BENE CRISTINA SONO CONTENTA….. ANZI CONTENTISSIMA….IL MIO NO….. E LO PERSO ….. BE CHE CI DEVO FARE::::: MI MANCA DA MORIRE, MA LUI NON SE MOVE…
    NEL GRUPPO DI SOSTEGNO DOVE ANDAVO , C’ERANO RAGAZZI-E APPENA USCITI DALLA COMUNITA, E LORO CERCAVANO SOLO DI NON VEDERLI E NON CONTATTARLI, MA PRIMA O POI TI CAPITA DI CONOSCERE OD INCONTRARE QUALCUNO CHE USA, E LI E LA PROVA…. MOLTI VENIVANO IN RIUNIONE PERCHE SI SENTIVANO SOLI, E ALMENO LI CHIACCHIERAVANO E TROVAVANO LA FORZA DI NON MOLLARE…. POTRESTI CERCARNE UNO NELLA VOSTRA ZONA PER QUANDO ESCE…..
    TANTI AUGURI….CRI 🙂

  6. Cristina
    27 novembre 2011 alle 11:46

    Grazie Betty

    farò come dici anche se penso lui sia cosi stufo di tutto “si sente guarrito” per cui non so come la prenderà sentirsi dire che dopo la comunità deve frequentare un gruppo di sostegno. vedremo cosa si riesce a fare uscirà se tutto va bene a giugno prossimo.
    mi dispiace per te, so cosa stai passando ricordo quando lui non voleva andare siamo stati 6 mesi senza sentirci perché io non mollavo o la comunità oppure nulla. Stavo malissimo. Mi sembrava di vivere con un macigno sul petto e continuare a vivere normalmente come se niente fosse.
    ciao

  7. betty
    28 novembre 2011 alle 0:25

    ciao grazie….. lui e uscito di casa 1 anno e mezzo fa, ma alla fine mi ha sempre cercato…poi un paio di mesi ,il silenzio…. in vacanza e venuto a cercarmi, e tornato con me da sua mamma, aveva smesso, ma beveva… e dopo un mese e mezzo a ricominciato …. li io uguale o ti curi o niente…… e ora un mese il vuoto, io sono piu forte ora, anche se ho il macigno…. posso chiederti il tuo , da per quanto tempo a fatto uso prima di decidere?
    ti ringrazio , che mi ricordi,che faccio la cosa giusta…. allontanandomi da lui se non si cura.
    su forum femminile, ce vaniglina, il suo compagno e uscito da un anno…. potrebbe consigliarti…. baci

    • Cristina
      28 novembre 2011 alle 17:33

      Ciao Betty

      forum al femminile dopo guardo non sono iscritta ma ti ringrazio del consiglio. Ho proprio bisogno di palare con qualcuno che ci é passato.

      Il mio lui prima di entrare in comunità allora credo 5 anni ha usato( non posso essere precisa perché l’ho conosciuto 5 anni fa e non so se lui era bravo a nascondere oppure io ero proprio scema a non essermene accorta ma quando l’ho conosciuto aveva ancora il lavoro) si é rovinato nel classico modo perso lavoro soldi é stato in arresto cardiaco se ricordo bene almeno 4 volte insomma tutta la trafila. non ti so dire cosa lo ha fatto decidere dubito che sia stato per me almeno non in modo principale. ma una cosa é certa da allora é cambiato tantissimo ora é di nuovo l’uomo che ho conosciuto dolce premuroso. solo il tempo dirrà se ne é uscito davvero.
      in quei 6 mesi lui aveva paura di vedermi perché sa che parto in quattro con le prediche e lacrime allora gli ho detto non voglio neanche sentirti per cell lui voleva restare in contatto almeno via cell. siamo arrivati a dirci parole molto dure che hanno lasciato il segno ma dopo che mi é passata la rabbia é arrivato il macigno.
      Tieni duro. sai che mi dicevo per resistere? se devo piangere almeno che mi passi l’amore se lo accetto cosi piangerò tutta la vita con il rischio di vedermelo morire.
      Tieni duro é una lotta molto lunga non contro di lui ma contro la droga e il suo mondo lui fa solo da scudo.
      se vuoi parlarmi scrivi ancora

  8. nunzio
    20 febbraio 2013 alle 11:17

    Nò so

    • Cristina
      27 febbraio 2013 alle 16:47

      Ciao a Tutti
      eccomi di nuovo!!! felice come una pasqua. il mio lui sta per uscire!!!!! ho paura sono passati 4 anni e mezzo. Sembra a posto ormai. spero di aver vinto questa lunga battaglia.

      Nunzio non so chi tu sia o a cosa rispondi con il tio “no so”

      un abbraccio a tutti e grazie per l’aiuto ricevuto
      Cristina

      • Sebastian
        27 febbraio 2013 alle 18:59

        Augurissimi!

      • 1 marzo 2013 alle 12:33

        Sono davvero felice per voi. Buona vita.
        Giampiero.

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