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Televisio beatifica. Il Paradiso di Celentano e le mutande di Belen

Visio beatifica (visione beatificante): «Nella teologia cristiana è la definitiva e diretta autocomunicazione di Dio alla singola persona, quando questa raggiunge, come membro dell’umanità redenta nella comunione dei santi, la perfetta salvazione nella sua pienezza, cioè il Paradiso» (Wikipedia.en: http://en.wikipedia.org/wiki/Beatific_vision).

La televisione è un surrogato del rapimento mistico che accompagnano le apparizioni del soprannaturale e uno spettacolo come il Festival di Sanremo è una specie di liturgia in cui le parole del rito possiedono la potenza performativa di far accadere l’evento messianico che il pubblico, per parte sua, si attende che accada.
Si noti l’analogia  kerygmatica del dire performativo proprio della comunicazione televisiva. Come nella predicazione evangelica la notizia è la notizia stessa, così anche per il messaggio televisivo: qualsiasi esso sia, il messaggio è comunque la televisione stessa. Ecco il mistero rivelato del messaggio televisivo: nient’altro che l’autoostentazione del potere di far vedere e nascondere alle masse, attraverso lo stesso messaggio comunicato. Una sorta di autoreferenziale potere «di legare e sciogliere», con tanto di efficacia del segno sacramentale. Ma tutto quello che non si vede s’immagina. Pertanto tutto ciò che il potere di far vedere e celare lascia alla fantasia di chi guarda le è lasciato come già concesso.
Dell’ultimo festival di Sanremo, ad esempio, che resterà nella cultura televisiva degli spettatori italiani? Solo due cose: il sermone di Celentano sul Paradiso e il dubbio atroce se Belen portasse o no le mutande.
Nella memoria collettiva le due cose, paradiso e farfallina, finiranno inevitabilmente per diventare una.

  1. 19 febbraio 2012 alle 8:52

    E’ evidente che abbiamo perso il lume della ragione. Ieri sera 18/2, ancora co sta chiavica di molleggiato che fu, manco più buono per farci salcicce pu fistinu. E lo pagano, pure!! Per forza che le figlie scappano e la moglie se la ride!!

    • 19 febbraio 2012 alle 9:38

      Celentano supera comunque tutti di un chilometro. Se non ho capito male, Celentano vorrebbe fare una critica all’uso dei media da un punto di vista religioso, anzi proprio cattolico. Il che è legittimo, ed anche condivisibile. La domanda non è, a mio parere, se una simile critica possa muoverla uno che più di ogni altro, nel bene e nel male, è la televisione italiana. Mi chiedo piuttosto se una critica ai media la si possa fare parlando in tv. Che sia religiosa o no.

  2. 19 febbraio 2012 alle 18:58

    Scusa, ma non sono daccordo sul fatto che Celentano supera tutti di un Km. Diciamo che la stragrande maggioranza dei promoter TV vogliono credere ciò e, farlo credere alle masse, perchè gli fa comodo. Un cantante di successo, un mito, se vuoi, lo è circostanziato nel suo ambito di applicazione. Ci sono naturalmente le eccezioni e la regola non è ferrea, ma nel caso del molleggiato è così. Ma che ha detto? 4 castronerie sui preti e sul paradiso, che un testimone di Ge(n)ova di mediocre fattura avrebbe fatto di meglio. Ha semplicemente giocato la carta dell’irrazionale di comune comprensione italiana, per innalzarsi a santità. Il profeta de noiartri! Autounzione in diretta TV. Quelli che pensano veramente non lo hanno manco ca*gato di striscio. In tutto questo, si è guardato bene dal semplicemente nominare il nome della Madonna. La cariatide furbesca aveva previsto che se l’avesse fatto si beccava una lapidazione in diretta che non se la scordava più, qualsiasi cosa avrebbe detto. Figura di menta, insomma.

  3. Rosa
    19 febbraio 2012 alle 19:14

    Non ho il televisore, quindi, per vedere questa “apparizione” di Celentano ho dovuto cercare su Youtube. Quello che subito è sembrato ovvio è che tutto è stato organizzato con il consenso dei “capoccioni” della Rai. Ad un certo punto, si è potuto addirittura intravedere il cosiddetto “gobbo”, lo schermo da cui Celentano leggeva la sua filippica. Poi, quella patetica storia sull’Italia e gli italiani…..
    Queste operazioni che sembrano “eversive”, in realtà fanno il gioco del potere. Hanno un valore, per cosi dire, catartico. La gente si libera per un istante, per poi ritornare nel suo pecorismo.
    Faccio bene a non volere la tv. La tv danneggia le facoltà mentali. Spegnete i televisori!

  4. 21 febbraio 2012 alle 15:55

    ho deciso per parlare ancora di paradisi mi tatuo un’orchidea selvaggia…

  5. giusy silvia
    21 febbraio 2012 alle 17:51

    L’ipotesi confermata è giusta il Paradiso………..naturalmente chi ha già il Paradiso rischia di essere criticato perchè non ha dato la sua importanza nel suo possedimento……non riconosce la felicità ricevuta…..da chi lo ha amato. In due c’è sempre chi ama di più e alla fine si fanno i conti.
    Celentano ormai è un uomo che ha vissuto una parte della sua vita e comunque comunicare con i telespettatori non è gioco da bambini.
    Belen penso che nonostate è criticata per quello che subisce non ha paura di mostrare la sua faccia così splendida di amore e malinconia.
    Belen come tutte le altre attrice vuole coronare la simpatia che possiede un bel corpo da sfilare le passarelle di moda..Certo i limiti vanno osservati, ma san remo e san remo.
    A presto e un caro saluto ai lettori e al prof. di filosofia.

    • 22 febbraio 2012 alle 11:42

      😆
      Certo, il buon Dio ama tutti con lo stesso amore.
      Ma… il Paradiso di Adriano e quello di Belen… appartengono a una stessa visione teologica?

      • 22 febbraio 2012 alle 11:46

        No, quello che mi chiedo è se nel Paradiso di Adriano siano ammesse farfalle, farfalline e farfalloni.

  6. giusy silvia
    21 febbraio 2012 alle 18:00

    Per essere sincera su SAN REMO il festival della canzone ….non sono molto informata…..non per questo c’è un dibattito da criticare o ammirare.
    Nascondere la propria natura è lecito fino a un certo punto.
    Poi se succedono delle improvisate è perchè la felicitià e di pochi e chi la conosce potrebbe fare qualcosa per la società e realizzare un miglioramento di alcune situazioni.
    A presto

    • Rosa
      21 febbraio 2012 alle 22:27

      Ciao Giusy. Scusa la mia intromissione, ma non ho compreso il tuo commento. Potresti riformularlo? Dal nome non sembri straniera…

    • 22 febbraio 2012 alle 11:56

      Scusa Giusy se m’intrometto. Giusy vuole dire che uno può avere un’opinione o un’altra su questo dibattito sulla possibilità di parlare di cose religiose in Tv, ma che Celentano è certamente tra quei pochi che portano dentro di sé una gioia che non può e non è neppure lecito tenere solo per sé. Secondo Giusy, Celentano vorrebbe aiutare molte persone in questo momento di crisi, comunicando questa sua felicità.

  7. 22 febbraio 2012 alle 10:53

    Non nominare il nome il nome di Dio invano

    C. V. D.

    EFFETTO SANREMO: VANNO A RUBA GLI “STRAPLESS PANTY”, SLIP INVISIBILI DI BELEN

    «Dopo aver appurato che sotto lo svolazzante vestito azzurro e rosa (a proposito: due tinte che mettevo sempre assieme nei disegni dell’asilo!) Belen Rodriguez avesse gli slip, pare che il dubbio amletico di molte donne – non più degli uomini – ora sia: ma che tipo di slip aveva addosso che nemmeno le si vedevano?

    Ecco, dunque, svelato il mistero: si tratta degli strapless panty, prodotti da una ditta californiana, la Shibue Couture di Huntington Beach, in vendita on line. Jenny Buettner, amministratore delegato di Shibue Couture, spiega che questo tipo di microslip invisibile è stato brevettato anche per essere utilizzato sui set fotografici e cinematografici nelle scene di nudo. La stessa Elisabetta Canalis, che a Sanremo è stata la “compagna” di Belen nel ruolo di valletta, aveva utilizzato gli strapless panty nella campagna pubblicitaria della Peta ((People for the Ethical Treatment of Animals, la maggiore associazione americana per la protezione degli animali), il cui slogan era “meglio nuda che con una pelliccia addosso”. Che li abbia consigliati lei a Belen?

    Dalla ditta californiana si viene a sapere che tra giovedì e venerdì gli ordini dall’Italia si sono moltiplicati e che se lo scorso anno sono stati venduti 110mila paia di strapless panty, si prevede che per il 2012 la cifra sarà quadruplicata.

    Quindi, grazie a Belen questa azienda farà affari d’oro. Peccato, però, che non sia italiana, in questo momento di stasi economica.

    Tuttavia mi chiedo: ci sono davvero tante donne italiane così desiderose di mostrare farfalline in giro? […]»

    EFFETTO SANREMO: VANNO A RUBA GLI “STRAPLESS PANTY”, SLIP INVISIBILI DI BELEN

    • 22 febbraio 2012 alle 10:54

      Le faranno anche per uomo?

    • 22 febbraio 2012 alle 11:26

      Non nominare il nome di Dio invano/2

      Sull’onda del successo commerciale, della Shibue Couture di Huntington Beach, produttrice della ormai celebre mutanda post-it l’azienda italiana S. Remo, lancia la pubblicità di un nuovo modello: la mutanda francobollo. La rivoluzionaria mutanda avrà come marchio una Ornithoptera Balenae. Lo slogan: il Paradiso (tutto e) subito.

  8. 22 febbraio 2012 alle 11:28

    Non nominare il nome di Dio invano/3

    EFFETTO S. REMO: SEMPRE PIù UOMINI VOGLIONO ANDARE IN PARADISO.

    Un numero crescente di italiani si dice interessato al Paradiso. Addirittura il 100% degli intervistati tra i 75 e i 90 anni (dati Auditel) sarebbe interessato ad andarci subito.

  9. Rosa
    22 febbraio 2012 alle 12:55

    Considerando la postura nell’attesa, direi piuttosto…..non nominare il nome di Dio in(di)vano! 😆

  10. Sebastian
    5 aprile 2012 alle 19:20

    Adios, Umberto!! Fora di bal!!

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