Laudate hominem. Omaggio a Fabrizio De Andrè
Ieri sera, con solo un ritardo latidudinario sull’orario previsto, è andato in scena in una traboccante Sala Scarlatti del Conservatorio Bellini di Palermo «Laudate Hominem. L’Odoimé e la Buona Novella – omaggio a Fabrizio De André». Coro Polifonico del Balzo con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo diretta dal maestro Vincenzo Pillitteri. Voci recitanti Edoardo De Angelis e Luciano Roman. Tra i bassi del coro il nostro caro amico webmaster Giampiero Tre Re.
Sono state eseguite nell’ordine: Popule meus, Venneri e Santu (Bisacquino) Quartina 1, Laudate Dominum, L’infanzia di Maria, Protovangelo di Giacomo IX.3, Il ritorno di Giuseppe, Vangelo dell’infanzia Armeno – VI.2, Vangelo dello pseudo-Matteo, X, Il sogno di Maria, Ave Maria, Viaggiu dulurusu, Venneri e Santu (Bisacquino) Quartina 48, Laudes evageliorum perugine (passi), Maria nella bottega d’un falegname, Venneri e Santu (Bisacquino) Quartine 53-60, Via della Croce, Laudes evageliorum perugine (passi), Tre Madri, Donna del Paradiso, Venneri e Santu (Bisacquino) Quartina 95, duina 99, Il testamento di Tito, Laudate hominem.
Le tre linee portanti del concerto: i versi delle nenie del Venerdì Santo e della novena di Bisacquino, quelli di Jacopone da Todi, quelli – infine ma non da ultimo – di De Andrè, si fondono, con l’orditura intessuta con gli apocrifi e le laudi, in un equilibrio armonico, prima che musicale già epistemologico, che produce, nella ri-costruzione della Buona Novella deandreiana, un risultato olistico e relazionale in cui le nenie del Venerdì Santo fanno da cerniera spazio temporale con l’uditorio.
Si crea un risultato vivo in cui esecutore e spettatore sono parti dell’unica storia che la Buona Novella ci racconta. Un esperimento tanto audace quanto riuscito. L’universalità del linguaggio musicale e la cerniera dialettale, suscettibile di essere riscritta in ogni altro possibile idioma, diventano modello narrativo suscettibile di essere udito e compreso oltre la lingua (italiana) e riprodotto in un numero indefinito di varianti, tante quante sono quelle che coloro che l’ascoltano sono in grado di impersonificare. Un’esperienza gratificante.
Calogero Massimo Cammalleri
Grazie, Kal, di questa bellissima recensione. Frutto, evidentemente, di un attento ascolto critico ed insieme di una sensibilità compartecipe di amicizia e di fede.
Inserita una galleria di immagini.
Ottimo lavoro!
Tutte molto carine e, ad implemento pertinente della lucida e pregievole recensione che indica in maniera chiara ed inequivocabile il contenuto di importante qualità dell’evento. Complimenti.
Grazie Seb, ma ti rispondo su Hotel Patria, che il topic fotografico del blog.
Ho aggiornato la sezione «Interpretazione successive» della pagina di Wikipwedia Italia che punta a Buona Novella di DeAndrè, aggiungendo la sottosezione interpretazione sperimentali.
http://it.wikipedia.org/wiki/La_buona_novella#Interpretazioni_sperimentali
Con questo immagino di avere finito.